Sequestri, espropri, assistenza: Danieli incontra la comunità

CARACAS – “Non mi piace la retorica”, premette il senatore Franco Danieli, viceministro degli Esteri con delega per gli Italiani nel mondo, all’inizio del suo discorso tenuto martedì sera al CIV Caracas di fronte a una folta rappresentanza della comunità italovenezolana. E quindi, stringato saluto ai presenti e via a un’esposizione completa e sintetica degli accordi stretti tra Italia e Venezuela nel campo della sicurezza, nella questione delle espropriazioni, e poi degli impegni del governo italiano in materia di assistenza, cittadinanza, riforma della rete consolare, informazione.


Danieli è partito da quelle che ha definito “le emergenze”, qui in Venezuela: la sicurezza e la difesa della proprietà privata. Sul primo punto, Danieli ha annunciato l’accordo che prevede l’invio in Italia di venti funzionari di polizia venezolani, per addestrarli nella lotta antisequestri: “Siamo pronti a partire da subito. Stiamo aspettando i nominativi, speriamo che arrivino in tempi rapidi”.


Prima della serata al CIV (Centro Italiano-Venezolano), Danieli aveva incontrato alte cariche del governo venezolano: il vicepresidente José Vicente Rangel, il ministro per la Pianificazione e sviluppo Jorge Giordani e il viceministro degli Esteri con delega all’Europa Rodrigo Chaves (fino a pochi mesi fa ambasciatore a Roma). “Ho ricevuto decise rassicurazioni sul fatto che la proprietà privata verrà tutelata, come del resto prevede la legge”.


Danieli è quindi passato a rispondere sugli argomenti sollevati dai rappresentanti della comunità italovenezolana (prima di lui avevano parlato Michele Buscemi, presidente del Comites locale; e i rappresentanti del Cgie Coletta, Collevecchio, Di Martino). Per il rafforzamento dei Comites, ha detto il ministro, sono stati stanziati 800 mila euro nel 2007; per il problema del riacquisto della cittadinanza, sarà presentato a gennaio un disegno di legge che seguirà “un iter accelerato”; per l’assistenza sanitaria dei connazionali indigenti (un capitolo che riguarderà solo l’America meridionale) verranno stipulate entro il prossimo anno convenzioni con compagnie assicurative che copriranno i bisogni di 20-22 mila connazionali, costo dell’operazione: 3 milioni di euro. Rete consolare: va “razionalizzata a livello mondiale”, dice Danieli, perché ad esempio è “impensabile” che tra India e Cina, una zona da due miliardi di persone, esistano appena dieci consolati. Quanto al Venezuela, verrà aperto un terzo consolato, nell’Oriente del Paese. In merito al potenziamento del personale, nel 2007 verranno assunte altre 65 persone, si darà inoltre possibilità ai consolati di costituire fondi (ad esempio per mezzo di sponsorizzazioni) da utilizzare magari per assumere personale temporaneo.


Altri punti: formazione. “Nel 2007 – annuncia Danieli – verrà emesso un bando da 40 milioni di euro”, che andranno a finanziare borse di studio per i connazionali che vogliano specializzarsi in Italia. Il ministro riferisce inoltre del progetto per la creazione di un’università “italo-latino-americana”, una rete intercontinentale di atenei – quelli italiani coinvolti sarebbero di assoluto prestigio: Bologna, Pisa e le università laziali e marchigiane – “che possa accogliere in Italia migliaia di studenti latinoamericani”, con l’ambizione di formare in Italia parte della futura classe dirigente sudamericana. In mattinata, il viceministro – recatosi in visita alla scuola Agustin Codazzi – aveva affrontato questioni come l’equiparazione dei titoli di studio e la formazione dei docenti d’italiano all’estero: pieno impegno sul primo punto, maggior cautela sul secondo, causa problemi di budget.


Informazione: qui Danieli ha criticato duramente l’attuale Rai International (che proprio martedì ha cambiato direttore: fuori Magliaro, area An, dentro Badaloni, area Ds). “Sarò chiaro: non ci piace. Come ci dicono un sacco di lamentele” giunte da utenti che criticano “palinsesti, orari; e per un atteggiamento un po’ paternalistico verso i nostri connazionali, trattati come poveri deficienti,” (applausi) “come quasi subnormali” (altri applausi). In estate, ha quindi ricordato Danieli, abbiamo avuto un incontro con la Rai, avvertendola: o migliorate l’offerta, o ritiriamo la concessione per il servizio Rai International (che costa allo Stato 38 milioni di euro all’anno). Risultato: “Entro novembre, quindi tra pochissimi giorni, ci verrà presentato un piano di rilancio di Rai International”. Ma, aggiunge il ministro, un’altra cosa si può fare da subito, e a costi bassissimi: “Fare come tutti i Paesi che si rispettino” e mandare sul satellite, su un nuovo canale, una emittente “all-news” italiana, ovvero RaiNews 24. In una successiva conferenza stampa, Danieli anticiperà che è allo studio la messa in chiaro del segnale di Rai International.


Infine, una riflessione sull’attuale condizione del dicastero “Italiani nel mondo”: prima era un ministero, ora è un viceministero. “Dopo le elezioni, Prodi ne parlò con i parlamentari eletti all’estero. Preferite, chiese loro, un ministero senza portafoglio, o un viceministero con deleghe pesanti? Tutti furono d’accordo nell’indicare la seconda alternativa. Perché le risorse, i tecnici capaci di dare risposte ai problemi da voi sollevati si possono trovare solo al ministero degli Esteri. A noi, a questo governo, non piacciono le bandierine. Piacciono le cose concrete”.


 


REAZIONI


Bafile: “Per la prima volta al centro la comunità”


CARACAS – “Per la prima volta, al centro dei colloqui tra i governi italiano e venezolano ho visto mettere non gli affari ma i problemi della comunità, ai quali sono state date risposte importanti. Sono molto soddisfatta”. Il giudizio è dell’onorevole Marisa Bafile, una delle personalità presenti al Centro Italiano-Venezolano di Caracas in occasione della visita del viceministro Franco Danieli. L’onorevole Bafile, eletta nella lista dell’Ulivo nella circoscrizione America meridionale, ha fatto parte della delegazione che ha accompagnato Danieli nel suo tour venezolano, negli incontri con la comunità e con gli esponenti del governo di Caracas. Anche Michele Buscemi, presidente del locale Comites, è apparso soddisfatto dall’intervento del viceministro: “Davvero, è stato assai chiaro. Raramente è così facile prendere appunti…”. Disincantato Michele Coletta, del Cgie: “Come si dice in Venezuela, l’ultimo arrivato è sempre migliore… Certo sono onorato che il ministro sia venuto in Venezuela, addirittura oggi (ieri per chi legge, ndr) verrà a Maracaibo, dove lo sto aspettando. La sicurezza? L’iniziativa annunciata da Danieli è senz’altro efficace, ma il problema di base è che un poliziotto guadagna una miseria, ed è vulnerabilissimo verso chi gli offre 10 milioni per rapire qualcuno”. Coletta dice di aver apprezzato lo stile diretto, chiaro del ministro; ma si ritiene insoddisfatto delle risposte date sul tema dell’assegno di solidarietà, per fornire un vitto ai connazionali in condizioni di grave disagio: “Dicono che non ci sono risorse, ma si tenga presente che il loro numero ve decrescendo con gli anni”.