“Ho dato la morte a Piergiorgio Welby”

ROMA – E’ morto Piergiorgio Welby, l’uomo tenuto in vita artificialmente il cui caso ha rilanciato in Italia il dibattito sull’eutanasia. A darne notizia è stato Marco Riccio, il medico anestesista rianimatore all’Ospedale Maggiore di Cremona che, a quanto da lui stesso dichiarato in una conferenza stampa tenutasi alla Camera, avrebbe “staccato la spina” che teneva Welby in vita; in altre parole, avrebbe dato l’eutanasia a Welby.


“Cappato mi ha chiesto se il mio interesse alla questione si potesse spingere fino a concretizzare il desiderio di Piergiorgio Welby (di morire, ndr); io mi sono reso disponibile”: così Riccio ha annunciato alla stampa di essersi assunto la responsabilità, unico in Italia a rendersi disponibile, di interrompere la terapia a Welby. L’onorevole Marco Cappato, cui Riccio si riferisce, è il presidente della Associazione Luca Coscioni, organizzazione che, facendo leva sulla vicenda Welby, si è spesa a fondo in favore dell’introduzione di una legge che introduca l’eutanasia.


Citando quanto lo stesso Welby scrisse in una lettera indirizzata al presidente Napolitano, episodio da cui prese il via tutto il “caso Welby”, Riccio ha rivolto queste domande all’uditorio: “Che cosa c’è di ‘naturale’ in una sala di rianimazione? Che cosa c’è di naturale in un buco nella pancia e in una pompa che la riempie di grassi e proteine? Che cosa c’è di naturale in uno squarcio nella trachea e in una pompa che soffia l’aria nei polmoni? Che cosa c’è di naturale in un corpo tenuto biologicamente in funzione con l’ausilio di respiratori artificiali, alimentazione artificiale, idratazione artificiale, svuotamento intestinale artificiale, morte-artificialmente-rimandata?”.


Subito dopo la conferenza stampa tenuta da Riccio, congiuntamente con Cappato e i familiari di Welby, il medico e il parlamentare sono stati convocati dalla Digos per deporre sulla vicenda, al momento soltanto come “persone informate dei fatti”.


Sulla vicenda si registra una dichiarazione del presidente della Camera Fausto Bertinotti, certo la prima di una lunga serie. “Nell’apprendere con grande commozione la notizia della scomparsa di Piergiorgio Welby ha detto Bertinotti – desidero far pervenire a voi tutti, in un momento di così grande sofferenza, i sentimenti del cordoglio più profondo e della più intensa solidarietà mia personale e di tutta la Camera dei deputati”.