La Croce Rossa italiana in visita a Caracas

CARACAS – Missione in Venezuela per il presidente nazionale della CRI, Massimo Barra, che si è recato in Venezuela, a Caracas, su invito del presidente della Croce Rossa locale, Mario Villaroel, in passato presidente della Federazione internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa per dieci anni. Massimo Barra é stato uno dei primi medici in Italia a prendersi cura dei tossicomani, volontario della Croce Rossa fin dall’età di 8 anni, Barra è stato per 8 anni presidente nazionale di pionieri della C.R.I. e per 21 anni ispettore nazionale dei 70.000 volontari del soccorso attivi in 1.050 località su tutto il territorio nazionale. Sulla sua pagina web si presenta così: “Ho iniziato a fare il volontario quando avevo 8 anni. Dal 1965 compio missioni in tutto il mondo per la Croce Rossa. Dal 1974 curo i drogati. In tutti questi anni ho incontrato decine di migliaia di persone: ricchi e poveri, potenti e miserabili, forti ed ammalati, governanti e pezzenti, nobildonne e prostitute. Ho frequentato i più diversi ambienti: Quirinale e bidonvilles, grandi alberghi e capanne di stracci, salotti e celle di prigione”. Un ottimo biglietto da visita, forte del quale ha parlato con Villaroel di una possibile  collaborazione bilaterale.


Barra ha invitato il suo collega venezolano a Roma per fine marzo ad una riunione internazionale sui problemi delle dipendenze, in un momento in cui Caracas sembra vedere un auge del consumo della droga. L’evento è organizzato in collaborazione con il Senlis Council e la Commissione salute della federazione. Oggetto della missione anche la discussione del possibile supporto della CRI in Venezuela per la formazione del personale della protezione civile.