Colombia, morto il marito dell’italiana assassinata

BOGOTA’ – Gianbattista Traverso, il turista italiano 75enne rimasto ferito l’11 febbraio scorso in una rapina a Cartagena de Indias in cui fu uccisa sua moglie, la genovese Maurizia Ascoli, è morto a sua volta a causa di complicazioni legate alle gravi lesioni ai reni e all’intestino riportate durante l’aggressione. Lo rende noto l’agenzia Ansa, che cita come fonte Francisco Holguin, direttore della Clinica Medihelp, dove Traverso era ricoverato. Il dottor Holguin ha precisato che Traverso è deceduto per un improvviso peggioramento delle sue condizioni, verso le 4 ora locale (le 10 italiane).


“Il signor Traverso – ha aggiunto il medico – stava recuperandosi nelle ultime settimane da perforazioni all’intestino e da cedimenti dell’unico rene rimastogli (l’altro gli era stato asportato in un primo intervento chirurgico dopo il ferimento, ndr.) ma 48 ore fa ha nuovamente mostrato sintomi gravi di destabilizzazione, con complicazioni polmonari che gli sono state fatali”.


Traverso e la Ascoli furono attaccati durante la loro vacanza nella città caraibica colombiana da due giovani in motocicletta che tentarono di derubarli. Di fronte a un accenno di resistenza dei due, uno degli assalitori, Darwin Guerrero Puello, di 16 anni, ha sparato, colpendo al braccio e al cuore la Ascoli e al ventre Traverso. A nulla sono valse le cure dei medici colombiani della Clinica Vargas per la donna che è praticamente morta subito, mentre il marito, operato d’urgenza, sembrava potersi rimettere rapidamente. Ma così non è stato, perché in un successivo intervento chirurgico nella clinica MediHelp (dove è stato trattato anche Diego Maradona) sono emerse gravi lesioni sfuggite in un primo momento.


Il violento episodio ha fatto scattare un campanello d’allarme per la sicurezza a Cartagena, dove in pochi giorni in febbraio sono morti tre stranieri, fra cui anche un industriale francese e un turista di Porto Rico. Alvaro Uribe e Francisco Santos, presidente e vicepresidente colombiani, hanno presentato personalmente le loro condoglianze ai familiari e alle autorità diplomatiche italiane, assicurando la punizione dei responsabili. Così, dopo aver arrestato quattro giovani complici, fra cui il ricettatore della macchina fotografica rubata alla Ascoli, la polizia ha messo rapidamente le mani sul giovane omicida, Guerrero Puello, appartenente a una famiglia con molti conti da regolare con la legge. Ma la stampa di Bogotá ha rivelato alcuni giorni fa che il giovane responsabile della morte della coppia italiana potrebbe uscire presto dal carcere, date le caratteristiche della legislazione colombiana per quanto riguarda le accuse contro i minori.