Venezuela-Italia, vertice sul mondo cooperative

ROMA – Una delegazione governativa venezolana, guidata dal ministro dell’Economia popolare Pedro Morejón, si è recata in visita a Roma. Gli “onori di casa” sono stati presentati dal presidente della Camera dei deputati, Fausto Bertinotti; le controparti con cui si è discusso di come “rinforzare e promuovere il consolidamento dei legami con l’Italia” sono state la sottosegretaria alle Attività sociali, Cristina De Luca; e Carlo Mitra, vicepresidente di Confcooperativa, organizzazione che raggruppa 19.196 cooperative italiane.


Alla sottosegretaria De Luca, comunica una nota stampa diffusa dall’ambasciata venezolana in Italia, “è stato trasmesso l’interesse del governo bolivariano nel conoscere e identificare le aree potenziali dove poter concretizzare accordi di interscambio in materia di formazione, capacitazione tecnologica e di esperienza nel campo delle cooperative”. In seguito, Morejón ha incontrato Mitra, con il quale “sono state scambiate informazioni ed esperienze in vari ambiti, tra i quali la preparazione di futuri tavoli di lavoro (che comprendano una futura visita in Venezuela).


“La sottosegretaria De Luca ha confermato l’importanza di lavorare assieme nella cooperazione sociale e nei progetti di sviluppo. Ha quindi sottolineato l’interesse reciproco in merito alle politiche economiche vincolate allo sviluppo e alla solidarietà. La sottosegretaria ha infne consegnato al ministro Morejón una copia della recente legge italiana sulle imprese sociali (un fenomeno nuovo per l’Italia) chiarendo che ancora non sono state diramate la direttive per renderla operativa”.


La delegazione venezolana ha quindi incontrato Carlo Mitra, rappresentante attraverso Confcooperativa di otto federazioni: Fedeagri, Federabitazione, Federconsumo, BCC Credito Cooperativo, Federlavoro e servizi, Federcultura Turismo Sport, Federsolidarietà. “Tema centrale dell’incontro sono state le cooperative e le imprese di produzione sociale. In Venezuela, le cooperative sono aumentate da 700 a 189.000, delle quali 60.000 sono operative. Si tratta di un incremento influenzato dalla crescita continua dell’economia venezolana (13 mesi consecutivi)”. In Italia, precisa la nota, sono registrate in tutto 70.212 cooperative; 19.196 sono associate in Confcooperativa, 13.000 nella Legacoop. “I settori di Maggiore interesse per il Venezuela: industriale, alimentare, agricolo, tessile, servizi, commercio e turismo”.


“Il ministro ha comunicato a tutte le autorità italiane il messaggio di solidarietà e la proposta di ‘stringere i legami’ da parte del presidente della Repubblica bolivariana del Venezuela, Hugo Chávez Frías. Ha quindi riferito alcuni risultati ottenuti dal Venezuela in materia sociale ed economica. Nel primo campo, la povertà estrema è stata ridotta dall’80 al 40%, in otto anni di governo il livello di alfabetizzazione ha raggiunto il cento per cento. Relativamente ai risultati economici, lo Stato ha avviato politiche grazie alle quali il portafoglio crediti è cresciuto del 286% (includendo microcrediti a tassi tra lo 0 e il 6%). Tuttavia, il Venezuela è alle prese con il fenomeno dell’inflazione, anche se il governo bolivariano è riuscito ad abbassarla dal 110% del ’99 al 16% del 2006”.


La delegazione venezolana era formata, oltre che dal ministro Morejón, dal Presidente di Foncrei, William Fariñas; dal deputato Carlos Echezuria e da funczionari dell’ambasciata in Italia. Alla riunione con la sotosegretaria De Luca ha preso parte anche il viceministro per i rapporti con l’Europa, Rodrigo Chaves Samudio, “che ha sottolineato la priorità sociale nella visione politica dello Stato, la quale si evidenzia nella presenza della cooperazione sociale in tutte le istituzioni venezolane que oggi formano i differenti Ministerios del Poder Popular”.