Mille polizze sanitarie per gli italiani indigenti

CARACAS – “Il Consolato generale d’Italia a Caracas ha concluso da pochi giorni le procedure (che hanno coinvolto anche i rappresentanti dei Comites e del Cgie) per la stipula di polizze assicurative sanitarie in favore di connazionali indigenti”. Così un comunicato dell’ufficio del viceministro Danieli annuncia il raggiungimento di un risultato per il quale a lungo tempo il nostro giornale si era battuto: l’assistenza sanitaria per gli italiani residenti all’estero in difficoltà. Il console generale Stefano Pontesilli, raggiunto per telefono, commenta con soddisfazione: “E’ un’opera andata più che bene, abbiamo lavorato sodo ma alla fine abbiamo ottenuto polizze più che valide per i nostri connazionali”; polizze che, sottolinea il console, non prevedono l’esclusione di malattie pregresse, né limiti di età, né il pagamento di ticket; che garantiscono il ricovero in strutture anche non convenzionate in caso d’emergenza, il rimborso delle spese farmaceutiche, il trasporto da una regione all’altra. A beneficiarne saranno mille connazionali, scelti dal consolato – anche su segnalazione di Cgie, Comites e associazioni – tra quelli più in difficoltà. A garantire il servizio sarà la Rescarven, che grazie a 420 cliniche sparse per il paese può garantire la copertura di tutto il territorio nazionale. Restano ancora delle formalità da espletare, il console prevede che le prime polizze potranno stipularsi già entro aprile. Una singola polizza costerà allo Stato italiano l’equivalente di 2.500.000 bls all’anno. Una spesa resa possibile, recita la nota della Farnesina, “grazie all’incremento, in fase di Finanziaria 2007, del capitolo riservato all’assistenza diretta ai connazionali”, passato da 13 a 20 milioni di euro.


L’operazione avviata in Venezuela rappresenta “l’esperienza pilota” di un piano più generale per fornire assistenza ai connazionali in difficoltà: “Il passaggio dall’attuale forma di assistenzialismo ad un più moderno tipo di tutela sociale sarà realizzato, quando possibile, anche in altri Paesi extracomunitari, dove i livelli di assistenza pubblica sono considerati inadeguati, come accade in gran parte dell’America del Sud”, conclude la nota della Farnesina. Qui in Venezuela il Consolato generale si è mosso sin dall’inizio dell’anno, dopo che erano stati stanziati i fondi per procedere. Il 31 gennaio sull’Universal e sul Nacional è apparso il bando di gara. Il 14 febbraio le ditte interessate – «si sono proposte in molte, tra le quali le più importanti in questo campo» riferiscono fonti consolari – hanno presentato le manifestazioni d’interesse e i requisiti. A coadiuvare il consolato nella scelta della ditta cui affidare l’appalto è stata una commissione composta da tre medici italovenezolani – i dottori Marco Sorgi, Marco Di Stefano e Nicolas Capozzolo – esperti tanto in problemi della collettività quanto nel trattare con le compagnie assicurative venezolane. I termini del bando erano impegnativi, in quanto la figura-tipo che si mira a tutelare è una persona anziana, ovunque risieda nel paese. Alla fine, è stata scelta la Rescarven, anche per la sua diffusione sul territorio. Adesso, per rendere il tutto operativo, i tempi – assicura il console Pontesilli – saranno brevissimi: entro la settimana si firma il contratto con Rescarven, contratto che verrà spedito in Italia e sottoposto al vaglio della Corte dei conti. L’ok da Roma dovrebbe arrivare non oltre le quattro settimane; in questo lasso di tempo, il consolato lavorerà alla compilazione della lista dei mille connazionali cui intestare le polizze.