Amminastrative, la Cdl si riconferma in Sicilia

PALERMO – In Sicilia la Casa delle libertà conferma la propria maggioranza nei grandi comuni (Palermo, Trapani) e nella provincia di Ragusa ma va al ballottaggio ad Agrigento, feudo del governatore Totò Cuffaro. In Sicilia, tra l’altro, si sperimenta la “strana alleanza” Udc-Ds che risulta vincente proprio ad Agrigento dove, dai dati ancora parziali, andranno al ballottaggio Enzo Camilleri (Cdl) attestato intorno al 41% dei voti e Marco Zambuto, appoggiato da tre liste civiche, Udeur e Ds al 36,5% dei voti.


Anche a Cefalù, grande comune palermitano a vocazione turistico-marinara dopo 10 anni di guida amministrativa delegata alla Cdl sembra che il vento sia cambiato e si sperimenta la “strana alleanza”: a oltre metà dei seggi scrutinati Giuseppe Guercio, Udc, appoggiato da Ds, Sdi, e quattro liste civiche avrebbe superato il 50 per cento dei voti validi.

Le elezioni siciliane sono state variamente commentate a livello nazionale. Silvio Berlusconi, leader del centrodestra, ha parlato di “grande e straordinaria vittoria della Casa delle libertà in Sicilia. Il messaggio è inequivoco: è un’intimazione di fine al governo Prodi”. Dalla maggioranza fanno notare che la Sicilia è sempre stata un feudo della Cdl, e che anzi questa volta il centrosinistra è andato meglio che in passato. In ogni caso il presidente del Consiglio Romano Prodi, ieri in visita ufficiale nella Repubblica ceca, ha commentato con i giornalisti che le elezioni amministrative in Sicilia costituiscono “solo un test locale”.