Prodi contestato a Trento, Base Usa, “la decisione è presa”

Trento – “Queste contrapposizioni che esplodono da un giorno all’altro distruggono il paese, che ha bisogno invece di un rapporto continuo positivo tra governo e istituzioni”. Il premier Romano Prodi commenta così le contestazioni a Trento da parte dei manifestanti contro la base Usa di Vicenza.


Pentole, fischietti e bandiere bianche con scritto ‘No-Tav’. Già al suo arrivo al Festival dell’Economia, il premier è stato accolto da una protesta rumorosa.


Dentro l’Auditorium Santa Chiara, poi, è scoppiata la contestazione. Il premier aveva appena preso la parola al forum ‘Bilancio di un anno di governo’ quando alcuni manifestanti del comitato “no Dal Molin”, contrario alla base Usa di Vicenza, si sono alzati in piedi gridando “vergogna, vergogna, vergogna”.


Gli hanno subito “risposto” gli altri, numerosi, partecipanti al convegno, con un applauso e gridando “fuori, fuori, fuori”. A quel punto il coordinatore Ferruccio De Bortoli ha placato gli animi offrendo di far parlare, per un minuto, una portavoce del comitato contro l’edificazione della nuova base Usa a Vicenza.


Prodi ha poi ripreso il suo intervento, concentrandosi sulla situazione economica del paese. Solo alla fine, incalzato dai cronisti, è intervenuto sull’ampliamento della base americana. Ma per dire che “il governo ha preso una decisione politica, che manterrà”.