Bush e Prodi, un incontro “interessante e amichevole”

ROMA – Romano Prodi: “È stato un incontro interessante e amichevole. Abbiamo parlato brevemente degli aspetti bilaterali perché, fortunatamente, non abbiamo problemi bilaterali seri che ci dividono e, soprattutto, abbiamo la condivisione di tanti temi e di una concezione su quelli che sono i futuri destini del mondo”. George Bush: “Grazie per l’impegno in Afghanistan e la cooperazione in Libano”. Si è chiusa con questo scambio di complimenti la visita del presidente degli Stati Uniti in Italia, nella quale – hanno rilevato diversi osservatori – di attriti ce ne sono stati pochi perché, semplicemente, si è stati bene attenti da ambo le parti a seguire la regola aurea della diplomazia: non affrontare gli argomenti sui quali la si pensa allo stesso modo. In merito all’Afghanistan, per esempio, Bush si sarebbe astenuto dal chiedere a Prodi un aumento degli effettivi, o una modifica sulle regole d’ingaggio. Bush, nel suo intermezzo romano, si è anche premurato di incontrare Berlusconi: “Perché è il capo dell’opposizione, e perché è un mio caro amico”, ha spiegato ai giornalisti. Ma non per questo, ha aggiunto, Prodi mi porta rancore: “Sarò lieto di ospitarlo, dobbiamo soltanto definire il calendario, ma lui è invitato in qualsiasi momento, è un grande amico”.


Sul fronte dell’ordine pubblico, a margine delle manifestazioni anti-Bush sono scoppiati tafferugli nei quali si sono avuti otto arresti e undici poliziotti contusi. Ma la giornata, in generale – dichiara il prefetto di Roma, Serra – si è svolta ordinatamente.