Genova resta all’Unione, la Cdl riconquista Parma

MILANO – Il centrodestra vince a Parma, Latina e Lucca e strappa Matera all’Unione, che si conferma a Piacenza e Pistoia e mantiene, con qualche affanno, la provincia di Genova, in quella che era probabilmente la sfida più attesa. Sono questi i principali risultati dei ballottaggi delle elezioni amministrative, caratterizzate da un netto calo dell’affluenza: alle comunali si è recato alle urne il 63,2% degli aventi diritto rispetto al 75,1% di due settimane fa; alle provinciali ha preso parte al voto il 48,17% degli elettori contro il 60,39 del primo turno. Tra i capoluoghi che hanno rinnovato il consiglio comunale anche Lucca e Oristano, andati alla Cdl; e Taranto, dove, nel ballottaggio col rappresentante del nascente Partito Democratico, ha trionfato (76,3% contro 23,7%) il rappresentante della “sinistra radicale”, Ippazio Stefano. Complessivamente, considerando province e comuni capoluogo, la Cdl batte l’Unione 25-13; nel 2002 finì 22-16 per il centrodestra. Le provinciali invece non indicano novità: ieri come cinque anni fa è finita 5-3 per la Cdl, che conferma le province di Ragusa, Vercelli, Varese, Como e Vicenza; all’Unione le province di Genova, La Spezia e Ancona. Cambia però la mappa politica dei comuni capoluogo, soprattutto nel nord Italia: la Cdl conquista 20 sindaci contro i 10 dell’Unione (nel 2002 finì 17-13).