Evasione fiscale record Superati i 270 miliardi

ROMA – L’evasione fiscale in Italia ha superato i 270 miliardi di euro. “Una cifra mostruosa – scrive il Corriere della Sera – che rappresenta circa un quinto del prodotto interno lordo”.  Il dato è stato desunto dall’Agenzia delle entrate, che è riuscita a risalire all’ammontare evaso elaborando i dati Iva del 2004: rispetto agli 818.403 milioni di base imponibile effettiva vengono pagate imposte solo su 548.301 milioni. All’appello mancano quindi 270.101 milioni di euro di “base imponibile evasa”. Solo nel 2004 sarebbero stati sottratti al fisco 43,2 miliardi di Iva, con una crescita del 31% in cinque anni. “Una quota enorme, se si tiene conto che l’Iva versata è stata pari a 77,9 miliardi”.

Naturalmente, una situazione simile non arreca danni solo all’erario. E’ una beffa soprattutto per i contribuenti onesti, che di fatto pagano le imposte anche per chi non lo fa. Il risultato è che il peso del fisco finora calcolato – che viaggia attorno al 41-42% del Pil – è solo virtuale, perché in realtà la media va ristretta, appunto, alla “platea degli onesti”, che vedono lo Stato portarsi via il 50,74% della ricchezza prodotta (dato del 2004). Ma la “pressione fiscale reale” – beninteso, per coloro che le tasse le pagano – è sopra al 50% ininterrottamente dal 1989, con un picco del 55% nel 1997, l’anno dell’Eurotassa. L’anno scorso, la lotta all’evasione ha dato qualche risultato, portando a entrate fiscali record. Quest’anno il governo punta al recupero di 8 miliardi di tasse