Accordo Italia-Venezuela Realtà la parità scolastica

CARACAS – La “parità scolastica” tra Italia e Venezuela è finalmente una realtà. Al termine di una lunga trattativa tra governo bolivariano e ambasciata italiana – e ci sentiamo di segnalare il consiguiere Marco Petacco e la dirigente scolastica Anna Grazia Greco, che si sono impegnati a fondo per questo risultato – è stato controfirmato dai due Stati un protocollo grazie al quale, da adesso in poi, gli studenti che ottengano il diploma di maturità superiore nelle scuole italiane (anche in quelle che hanno sede in Venezuela, come la Agustin Codazzi di Caracas) possono iscriversi, senza ulteriori prove da sostenere a parte un esame di lingua spagnola, alle università venezolane. Al contrario, dato che il percorso scolastico venezolano è di due anni più corto rispetto a quello italiano, uno studente che abbia ottenuto il titolo di “baccelliere” in coniformita con l’ordine degli studi venezolano, potrà accedere a qualsiasi istituzione di educazione superiore sita nel territorio italiano, “previo compimento di un anno di studi presso istituzioni scolastiche italovenezolane,


oppure presso una Università venezolana”. Abbiamo menzionato la Codazzi, attualmente l’unica scuola italiana in Venezuela. Alla fine di giugno, in una riunione tra genitori e direzione Della scuola è stato annunciato un sensibile aumento delle rette. La decisione è stata contestata da diversi genitori e anche da alcuni membri della Giunta direttiva, che


non approvano la gestione della scuola portata avanti dal presidente della Giunta.