Aragua, una Camera di Commercio in costante crescita

– La nostra Camera di Commercio, oggi, vive un momento particolarmente felice. Da qualche anno, organizziamo Veneitalia. E’, questa, una delle fiere più importanti della regione; una iniziativa di data recente che, pur non avendo la tradizione di altre, occupa già un posto importante tra le manifestazioni fieristiche del Paese. Quest’anno abbiamo avuto l’adesione di circa 400 espositori. E’ stato un vero e proprio successo – Francesco Michelangelo, Presidente della “Cámara de Commercio Italiano-Venezolana Sezione-Aragua”, fa fatica a nascondere il proprio orgoglio, un orgoglio frutto di un lavoro ben fatto; di un lavoro curato anche nei più piccoli dettagli. Se è vero che è difficile organnizzare una manifestazione fieristica; ancor più lo è mantenerne l’eccellenza anno dopo anno. Arrivare alla cima può non essere poi tanto difficile, restarvi sí.


– Ora – prosegue Michelangelo – l’obiettivo principale è riuscire a persuadere una decina di imprenditori italiani ad esporre i loro prodotti. Ovviamente, siamo anche interessati a industriali latinoamericani.


– La vostra Camera di Commercio organizza viaggi, missioni di imprenditori in Italia?


– Sì, chiaro – risponde subito. Poi precisa:


– Tradizionalmente si organizzano missioni per assistere alle fiere di Milano, Bari e Vicenza. Ogni qualvolta è possibile,poi, si organizzano delegazioni di nostri imprenditori. L’obiettivo di queste nostre iniziative è quello di permettere ai nostri industriali di conoscere gli sviluppi tecnologici in aree che possono risultare di loro interesse.


Sostiene che l’industriale italo-venezolano è sempre alla ricerca di nuove tecnologie che, con una opportuna applicazione, permettano d’essere più produttivi ed efficienti.


Aragua è una regione in cui il tessuto industriale è assai sviluppato. E’ per questo che chiediamo:


– Quanti sono i soci della vostra Camera?


– Circa 150 – afferma -. Ed è questa una cifra interessante, consistente. Ogni anno, specialmente nei mesi che seguono Veneitalia, riceviamo nuove richieste di adesione. Non ci siamo imposti limiti. Non chiudiamo la porta a nessuno. E’ per questo che la nostra Camera è in crescita costante.


Sostiene che i servizi che offre l’organismo imprenditoriale che presiede sono molti.


– Ad esempio – precisa – aiutiamo i nostri industriali nella loro attività di import-export. Offriamo la nostra esperienza, il bagaglio delle nostre conoscenze nella materia. Inoltre, ogni qualvolta che ci è richiesto, realizziamo ricerche di mercato.


Spiega che se qualche socio “ha bisogno di tecnologia particolarmente sofisticata, la Camera può adoperarsi a cercare quella che più si adatta alle esigenze del complesso produttivo”.


– Ovviamente – commenta -, privilegiamo il prodotto italiano. Dopotutto, siamo una Camera di Commercio Italiano-Venezolana. Siamo convinti che un organismo imprenditoriale come il nostro deve essere in possesso del maggior numero di informazioni, per poter offrire un servizio ogni giorno migliore.


Sempre al centro di polemiche. Cadivi, proprio per la sua natura, non è estranea a critiche e lamentele.


– A Caracas, i molti nostri imprenditori esprimono il proprio malcontento per la maniera in cui Cadivi gestisce le divise. Si accusa spesso l’organismo di consegnare la divisa in ritardo ed in quantità insufficiente per soddisfare le esigenze delle industrie. Avete ricevuto lamentele simili in seno alla vostra Camera di Commercio?


– Abbiamo sostenuto incontri con rappresentanti di Cadivi – spiega Michelangelo -. Abbiamo esposto i nostri dubbi, le nostre perplessità. E’ vero – ammette quindi -, anche noi abbiamo ascoltato commenti simili: dollari che vengono consegnati con molto ritardo, cifre che non sono quelle richieste espressamente dalle industrie, pratiche che vengono smarrite… Ma, negli incontri con i funzionari di Cadivi, ci è stato detto che se ci sono ritardi nella consegna della divisa è solo responsabilità degli imprenditori; ci è stato spiegato che avvengono quando la documentazione presentata dagli industriali non è completa. La consegna del denaro può tardare anche mesi.


Per quel che riguarda, invece, le nuove iniziative dell’organismo imprenditoriale italo-venezolano, Michlangelo commenta:


– Siamo convinti che le regioni italiane potrebbero, anzi dovrebbero fare di più per pubblicizzare e così difondere i loro prodotti. In Venezuela, ed in particolare tra noi industriali italo-venezolano, c’è grande interesse per tutto quanto può offrire l’Italia, e non solo nell’ambito tecnologico. Quest’anno abbiamo avuto la fortuna di avere, tra i partecipanti di Veneitalia, la Regione Abruzzo.


– Quali sono i settori produttivi maggiormente rappresentati nella vostra Camera di Commercio?


Non ha bisogno di pensarci sú molto prima di rispondere. Ed infatti, afferma immediatamente:


– Tutti. Assolutamente tutti: dal metalmeccanico all’agroindustriale, dal commercio ai servizi. Nell’ambito industriale, in particolare, non credo che esista settore che non sia rappresentato in seno alla nostra Camera di Commercio.


Crisi economica e preoccupazioni politiche. Il settore produttivo, oggi, non ha vita facile. La domanda, quindi, sorge spontanea:


– Industrie in difficoltà, ve ne sono tra i soci della Camera di Commercio? E casi di imprenditori che abbiano abbassato definitivamente la saracinesca?


Michelangelo è ora più prudente. Ci dice:


– Ci sono soci che hanno un solo obiettivo: produrre. A loro poco importa cosa avvenga nel Paese e chi stia al governo. Altri imprenditori, invece, manifestano preoccupazione, soprattutto per il clima di indefinizione giuridica. Preferiscono attendere per avere un panorama più chiaro prima di fare investimenti. Hanno paura dei possibili sviluppi politici.


Dopo aver ricordato che la “Camera di Commercio Italiano-Venezolana Sezione-Aragua” fu una delle prime ad essere fondata, dopo sottolinea per concludere:


– La nostra è sempre stata una Camera di Commercio molto attiva. Sempre abbiamo collaborato con le altre nostre Camere, nei momenti di bisogno. Siamo sempre stati protagonisti e continueremo ad esserlo.