Connazionale liberato a Maracaibo Un signora rapita a Caracas

CARACAS-E’ stato liberato Annese Onofrio a Maracaibo, sequestrato da quasi due mesi. Una buona notizia per la collettività di Maracaibo, una dalle più colpite dal fenomeno dei sequestri. Brutte notizie invece a Caracas, dove la signora Gremianin Somenti Silva, di 64 anni, è stata fermata mentre usciva dal ristorante di sua proprietà a Las Mercedes. La nostra connazionale- riporte “el mundo”- è stata prelevata mentre saliva sulla sua auto Chrysler Neòn per tornare a casa. Gli uomini l’hanno poi portata nell’Avenida Boyacà, dove è stata caricata su un’altra automobile. Il veicolo è stato ritrovato poche ore dopo. Sembra che i sequestratori abbiano chiesto un miliardo di bolivares per il riscatto. L’ambasciata italiana conferma il sequestro.


Sono 25 i casi denunciati ai danni di italiani quest’anno, in Venezuela. 3 in più rispetto all’anno scorso. Un segnale negativo che ha allarmato anche il nostro ambasciatore, Luigi Maccotta.


 A fine ottobre, il giorno della presentazioni delle credenziali, in un fuori programma, ha allertato il presidente Chàvez: “La nostra comunità è spaventata dagli assassinii e i sequestri”. E’ così, lungo la frontiera, negli stati Zulia e Tachira continuano i timori per una realtà che sembra sfuggita di mano, nonostante i tentativi di porre un argine al fenomeno. L’Italia, come è noto ai nostri lettori, mantiene qui un esperto antisequestri, l’unico al mondo, con tre compiti: assistere la famiglia nella fase dei negoziati, fare da raccordo con la polizia locale, senza poter intervenire nella fase delle indagini, e poi aiutare gli italiani a prevenire il fenomeno. A volte bastano  piccoli accorgimenti, come un sistema satellitare sull’autovettura. La prima regola comunque è denunciare, avere fiducia nelle istituzioni. L’Italia porta avanti da due anni il proprio programma di cooperazione con le autorità di polizia locali. A settembre alcuni poliziotti venezolani hanno partecipato ad un corso di aggiornamento a Roma. Si aspettano invece passi in avanti nell’interscambio tecnologico. La battaglia passa attraverso una polizia che sia ben coordinata, ma anche ben equipaggiata. Caracas è colpita spesso da sequestri lampo, gli stessi immortalati nel film secuestro express, ma questa volta il caso di Somenti Silva appare più grave