“Subito a Maracaibo un esperto antisequestro”

CARACAS – C’è assoluta, immediata necessità di un esperto antisequestro a Maracaibo: è l’esigenza manifestata da otto esponenti della comunità italiana dello Zulia, dove la situazione sicurezza continua a peggiorare. In una lettera indirizzata alla direttrice dell’Unità di crisi della Farnesina, Elisabetta Belloni, e firmata dal presidente del Comites Maracaibo Siervo Cono; dal presidente di Casa Italia Maracaibo Cesare Marzocca; dalla presidente di FIVAVIS (Fondazione aiuto vittime sequestri) Giovanna Vassallo; dal rappresentante del Cgie Michele Coletta; dai presidenti delle associazioni abruzzese, siciliana, campana e pugliese rispettivamente Margiotta, Di Domenico, Lanzilli, Putrella; si legge: “Siamo sommamente preoccupati. Nella nostra regione, da gennaio a oggi, si sono registrati 34 sequestri (ma il dato va già aggiornato a 35 – ndr), sei dei quali a danni di italiani; 367 omicidi (lo scorso fine settimana la vittima è stata il giovane sposo di un’italiana, ucciso soltanto per rubargli l’auto); aggressioni quotidiane ai membri della nostra collettività”. “Sappiamo che il governo italiano non può risolvere un problema che ha le sue radici profonde nelle disuguaglianze sociali – continua la lettera – ma ci può comunque aiutare, collaborando con le autorità locali, premendo su di esse perché agiscano in maniera più efficace”. La missiva prosegue con parole di lode per la figura dell’esperto antisequestro; “ma, nonostante la sua presenza, ci sentiamo abbandonati. Quest’anno è stato molto poco tra di noi. A volte il suo operato è condizionato da funzionari d’ambasciata di grado abbastanza alto da ostacolarne la libera azione. Condizionamenti e ostacoli che, ne siamo sicuri, il nostro ambasciatore, Luigi Maccotta, ignora”.