Piccoli artisti di scena al TTC

CARACAS – Pitture e sculture di bambini di sette scuole caraqueñe, ispirati da artisti italiani, in un tempio della cultura venezuelana: è Arte Insieme, la mostra inaugurata ieri al Teatro Teresa Carreño di fronte a un nutrito drappello di autorità consolari e locali, e soprattutto di fronte a 156 studenti e a una trentina di genitori che hanno deciso di sottrarsi agli impegni di una mattinata feriale pur di assistere a un evento che ha visto protagonisti i loro figli. “Arte Insieme”, giunto quest’anno alla seconda edizione, è un’iniziativa promosso dall’ambasciata d’Italia tramite il suo Ufficio scolastico; nella presente occasione, si sono aggiunti alla lista di enti promotori la Fondazione Teatro Teresa Carreño, il Comites, il Cgie e questo giornale, la Voce d’Italia.


Nella hall che si apre al piano terra del Teatro Teresa Carreño, sullo sfondo del verde del parque Caobos, sono in mostra da ieri fino a domani 32 tra dipinti e sculture realizzati da 200 ragazzi durante un “taller” artistico con lo scultore Marco Di Giovanni e il pittore Mauro Ugolini (di cui sono in mostra sette opere). All’atto di inaugurazione hanno partecipato l’ambasciatore Luigi Maccotta, la directora zona educativa Edo. Miranda Arcelis Queralis, il presidente della Fondazione TTC José Luis Pacheco, la viceconsole Mirta Gentile, il direttore dell’Iic Caracas Massimo Gilardi e la professoressa Anna Greco, responsabile dell’ufficio scolastico italiano in Venezuela e vero motore dell’iniziativa. In platea abbiamo riconosciuto Michele Buscemi, presidente del Comites Caracas, e padre Cogo, reverendo della chiesa Nostra Signora di Pompei.


I pezzi preparati dagli aspiranti artisti delle sei scuole coinvolte si presentano come banchi di scuola ricoperti di dolci e forme di pane, una colonna di vasi colorati che termina con una specie di astrolabio come puntale, un sedile d’automobile decorato con i colori delle bandiere italiane e venezuelane chiuso ai lati da due portiere di automobile; oppure chiazze di colore su contrasti accentuati, dove la figuratività del quadro cede alla suggestione dell’impatto cromatico. L’ispirazione seguita dai ragazzi rivela l’input postmoderno trasmesso loro dai due artisti italiani durante la settimana di lavoro tenutasi nella sala conferenze della scuola Bolívar Garibaldi. “Abbiamo suggerito ai ragazzi di rielaborare gli oggetti secondo la loro sensibilità – spiega lo scultore Di Giovanni. – A oggetti che avevano perduto ogni utilità, esaurito la loro funzione, i ragazzi hanno trovato una nuova dimensione”. A illustrare i dipinti è il maestro Ugolini: “Siamo partiti dai tre colori fondamentali”, per andare “oltre gli stereotipi”: ossia, oltre il “figurativo” e verso l’astrattismo delle forme, la suggestione delle tinte.


I risultati? Si possono sintetizzare in una frase pronunciata dal direttore dell’Iic, Massimo Gilardi: “Ogni attività che riunisca tanta gioventù è digna”. O in quanto detto dal presidente della Fundación TTC, Pacheco: “Siamo orgogliosi di ospitare questa mostra”, un evento legato a una cultura – quella italiana – che “appartiene a tutto il mondo”. O nel commento della directora Queralis: “Siamo contenti di ospitare bambini che dividono con noi la cultura italiana”. Il cappello alla giornata l’ha messo la professoressa Anna Greco: “Arte Insieme è stata voluta dalle scuole, come oggetto di stimolo per avvicinare i giovani alla cultura e alla lingua italiana. E’ un’iniziativa che non deve fermarsi qui. E in effetti, in una delle scuole presenti oggi è già avviato un laboratorio artistico”. Ma i bambini, che ne pensano? “Ho trovato una collaborazione splendida, dai ragazzi e anche dagli insegnanti – ha confidato il maestro Ugolini. – E’ stata un’esperienza quanto mai positiva”.