Interventi di solidarietà per gli oriundi trentini

TRENTO – La giunta della provincia autonoma di Trento, su proposta dell’assessore all’emigrazione Iva Berasi, ha approvato i criteri e le modalità per la gestione degli interventi di solidarietà a favore dei Trentini emigrati all’estero e dei loro discendenti, nonché gli schemi di dichiarazione della qualità di emigrato trentino/coniuge o discendente/coniuge e l’elaborato che concerne gli elementi costitutivi del database.


Le disposizioni adottate dall’esecutivo provinciale in materia di solidarietà verso gli emigrati trentini all’estero di prima generazione e dei loro discendenti, definisce gli interventi e cioè l’elargizione di sussidi per le persone in stato di povertà e di borse di studio per le ragazze ed i ragazzi che appartengono a famiglie povere e recepiscono, le modifiche che la legge finanziaria 2008 ha apportato alla legge sull’emigrazione del 2000.


I Paesi interessati dagli interventi di solidarietà sono ben undici. In Cile, Messico, Brasile ed Europa orientale (Bosnia Erzegovina, Serbia e Romania) gli interventi sono organizzati e realizzati per il tramite dei Consultori. In Argentina, Uruguay, Paraguay, Perù e Bolivia i progetti sono organizzati e realizzati dalla Cooperativa SolTreCha (Solidaridad Trento Chaquena), che ha sede a Resistencia, nel Chaco (Argentina). Le persone coinvolte sono state, nel 2007, più di 1400; in 368 casi si è trattato di borse di studio, individuate come strumento decisivo di promozione e mobilità sociale.


In tutti i casi, centrale è il ruolo dei servizi sociali nell’accertamento non solo dello stato di bisogno delle persone ma anche delle loro prospettive di miglioramento, nell’ottica di un affrancamento dal bisogno di essere assistite.