CARACAS – Si conclude un altro anno per
“E’ ben noto- continua il presidente- che il lavoro realizzato dalla Camera, l’Ice, l’Ambasciata e per le multinazionali italiane, da Ghella, Impregilo, Astaldi, hanno dato ottimi frutti, come abbiamo mostrato alla conferenza annuale di Assocamerestero a Livorno”. Qui è stato presentato un progetto pilota per aiutare le imprese italiana ad investire qui. L’idea di fondo è semplicissima. Una piccola e media impresa italiana da sola in Venezuela non investirebbe mai. Troppi i rischi, inflazione, svalutazioni improvvise, controllo cambiario. Un quadro che spaventa chiunque, soprattutto le aziende a conduzione familiare che in Italia sono la maggioranza, e se investano, lo fanno nell’Est Europa. Se però le multinazionali italiane Venezuela (Astaldi, per esempio) affiancano le aziende italiane, con la rete di contatti e di conoscenze maturate negli anni, diventano un’importante garanzia contro i rischi del paese. Il risultato? Si uniscono le forze per l’ internazionalizzare delle imprese italiane.
I soci ascoltano in silenzio, Trevisi parla lentamente, e ricorda come “lo sviluppo dell’economia venezolana ha fatto registrare un’eccellente performance del Pil dell’8,4 %, che ha confermato 17 trimestri consecutivi di crescita ad un valore in media del 10%. Nonostante questo bisogna sottolineare un peggioramente importante dell’inflazione, consolidata a 22%, molto superiore al 12% proposta dal Banco Centrale”. Riguardo all’interscambio economico tra Italia e Venezuela, il bel paese è in miglior posizione rispetto a Germania e Spagna, e leader tra i paesi europei in relazione all’interscambio commerciale con il Venezuela. “Questo conferma la preferenza per il consumo dei prodotti italiani”. Per concludere i ringraziamenti di rito all’ingegnere Cattabriga e tutto lo staff della Camera. Anno dopo anno aumentano le attività, mentre il bilancio si mantiene in attivo.