Nasce il “Comitato per la trasparenza del voto all’estero”

BASILEA- Il 16 maggio si è costituito a Basilea il “Comitato per la trasparenza del voto all’estero”, promosso su iniziativa di alcuni candidati che hanno partecipato alle ultime elezioni e di diversi esponenti della comunità italiana. Questi i promotori: Angelo Berardini, Guglielmo Bozzolini, Cesidio Celidonio, Nella Sempio, Iolanda Frey, Carlo Matriciani, Alessandro Calaprice, Giuseppe Bertolini, Giovanni Di Paolo, Carmelo Mazzeo, Rocco Burdino, Icilio Di Iorio.


Il Comitato – affermano i promotori – è nato sull’onda della denuncia dei gravi brogli elettorali che hanno notevolmente falsato il risultato del voto anche nella Ripartizione Europa, nel tentativo evidente di favorire l’elezione di alcuni candidati della lista UDC in Svizzera.  Solo grazie al tempestivo intervento di alcuni Presidenti di seggio e di diversi rappresentanti di partito si è impedito che il broglio assumesse dimensioni tali da alterare il risultato complessivo del voto e quindi anche l’assegnazione dei seggi.


Questo broglio, insieme ad altre gravi irregolarità e a numerosi disguidi organizzativi, getta un’ombra sulla correttezza e sulla trasparenza del voto, fino a metterne in discussione la credibilità democratica. Pensiamo che, unitamente all’azione avviata dalla Magistratura, alla quale esprimiamo piena fiducia, sia necessario intraprendere già da ora ogni iniziativa di mobilitazione della nostra comunità, allo scopo di restituire credibilità e forza ad un fondamentale momento di democrazia.


Nel concreto il Comitato intende: 1) rivendicare la piena chiarezza e l’informazione dettagliata da parte delle autorità consolari sulle iniziative assunte per garantire funzionalità e correttezza nei vari passaggi del voto per corrispondenza; 2) chiedere che si apra immediatamente un’indagine parlamentare sullo svolgimento del voto e si proceda tempestivamente ad una discussione approfondita sulle modalità del voto all’estero che diano garanzie di trasparenza, correttezza ed efficacia politica. Per questi obiettivi il Comitato si impegna a promuovere azioni di denuncia e di sensibilizzazione e a raccogliere, intorno alle rivendicazioni qui enunciate, l’adesione del maggior numero possibile di connazionali. In primo luogo il comitato promotore chiede che su tale problematica si esprimano le rappresentanze elettive della comunità, i partiti rappresentati in Parlamento, i parlamentari eletti all’estero.