Liberata cittadina italiana rapita a gennaio

Un’italiana di 62 anni è stata liberata da un blitz della polizia, che nell’operazione di salvataggio ha ucciso tre uomini, presunti componenti della banda che, a gennaio, aveva sequestrato la donna. Liliana Brombin, questo il nome della protagonista della vicenda, era stata rapita a Petare, nel Miranda, sorpresa nei pressi della fabbrica di vetri blindati di sua proprietà. Tracciando le telefonate fatte dai rapitori alla famiglia della vittima, una squadra della divisione Antiextorsión y Secuestros del Cicpc Caracas ha individuato la prigione della donna, situata nelle montagne di Higuerote. A quanto comunicato dalla polizia, tre dei carcerieri sono stati uccisi nella zona di Lucerito, nel corso dell’operazione di salvataggio. Altri quattro uomini sono riusciti a fuggire, e attualmente sono ricercati. I tre caduti sono stati identificati come Ellisto José Delgado Alvarado, 40 anni; e come i fratelli Angelo Uclides Rodríguez Amarista, 25, e Leonel Enrique Sequera Amarista, 16. I cadaveri sono stati riconosciuti da familiari che hanno confermato come i tre vivessero a Petare.


La liberazione della Brombin, giunta dopo cinque mesi di prigionia, è stata motivo di un messaggio di congratulazioni da parte dell’ambasciata italiana alle autorità di polizia venezuelane. Il numero dei connazionali in mano alla malavita resta però inalterato. Ai casi Cunsolo e La Vieri – il primo rapito l’11 febbraio a Maracaibo, il secondo sequestrato a Maracay – si è aggiunto un terzo caso, su cui vige il più stretto riserbo da parte delle autorità.