Los Roques, al via nuove ricerche

CARACAS – Il governo venezuelano ha firmato un accordo con la ditta Audi Latinoamericana (una controllata del gruppo venezuelano Corporación ATM) per riprendere fotografie del relitto individuato al largo di Los Roques sospettato di essere quello dell’aereo caduto a gennaio con 14 persone a bordo. Le immagini dovranno verificare se quei resti sono effettivamente quelli del biturboelica tipo Let 410 della Transaven inabissatosi in circostanze ancora non chiarite. Nell’incidente perirono otto turisti italiani, tutti diretti alle posadas dell’arcipelago. Si prevede che il lavoro di rilevazione sarà completato entro il prossimo 15 luglio. In particolare, la ricerca dovrà chiarire se sull’aereo volassero le 14 persone elencate nei registri compilati in aeroporto, o piuttosto 18 persone, il numero pronunciato dal pilota Esteban Bessil alla torre di controllo di Maiquetía in una delle ultime trasmissioni prima della tragedia. Naturalmente l’investigazione avrà anche il compito di chiarire le cause dell’incidente, e capire perché il comandante Bessil non riuscì a realizzare un felice ammaraggio entro la barriera corallina dell’arcipelago, come lui stesso aveva annunciato ai controllori di volo subito dopo aver comunicato l’avaria ai due motori. L’unica cosa ad essere ritrovata di quell’aereo e dei suoi occupanti, da allora, è stato il cadavere del copilota, il 36enne Osmel Ávila, rinvenuto su una spiaggia di Ardicora, nella penisola di Paraguaná, nello stato Falcón. Vicino al suo corpo un salvagente che recava impresso lo stesso numero di serie del Let scomparso: YV2081.