Omicidio Marangoni, presi i due assassini

CARACAS – Risolto il caso dell’omicidio di Guglielmo Marangoni, il pensionato viterbese ucciso il 16 luglio scorso a Punto Fijo. Ne è sicuro il Cicpc dello Yaracuy, che ha arrestato i presunti responsabili, i quali avrebbero reso piena confessione. Si tratta di due giovani di 17 e 22 anni, di cui non sono state rese note le generalità. Il diciassettenne era stato assunto da Marangoni come giardiniere, ma dopo tre giorni questi lo aveva licenziato perché il ragazzo si era dimostrato incapace di svolgere quel lavoro. Il giovane si ripresentava a casa di Marangoni qualche giorno più tardi, insieme al 22enne. Il minorenne dice a Marangoni che l’altro è un esperto giardiniere, suo amico, in realtà è un pregiudicato con un periodo in prigione alle spalle, che pochi mesi prima – si accerterà dopo il suo arresto – avrebbe commesso un omicidio. Marangoni li fa entrare, i due lo uccidono. L’ipotesi è che i due volessero vendicarsi del licenziamento del 17enne. Il giornale “Nuevo Dia” riporta che il giovane era stato licenziato “in malo modo” da Marangoni; noi abbiamo sentito il console Migliorini, che non crede a una tale eventualità. La polizia ha descritto il minorenne presunto assassino come un ragazzo affetto da turbe mentali, soggetto sin da tenera età ai maltrattamenti del padre, vissuto sempre nella realtà difficile di un “barrio”. L’ipotesi è che Marangoni sia rimasto vittima di una folle esplosione di violenza, che si è innescata senza un motivo plausibile. Una morte senza motivo. Non sarebbe la prima, in Venezuela.