Vola il “Made in Italy”

ROMA – “Uno scatto d’orgoglio quello del made in Italy a dicembre che dimostra come la nostra industria – nonostante la crisi economica si sia ormai estesa a tutto il mondo – abbia il passo sicuro del maratoneta che arriva con determinazione al traguardo che per il 2008 significa una crescita del nostro export del 3 per cento, eguagliando la Germania e sorpassando la Francia la cui crescita dovrebbe assestarsi poco sopra il 2 per cento”. E’ quanto afferma Adolfo Urso, sottosegretario allo Sviluppo Economico con delega al Commercio Estero commentando i dati Istat diffusi ieri. Il nostro export verso i Paesi extra Ue – ha spiegato – ha messo a segno un sorprendente incremento in valore del 5,4 per cento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Inoltre, grazie ai prezzi del petrolio in flessione, il surplus manifatturiero, pari a 5 miliardi di euro, è risultato superiore al deficit mensile per i minerali energetici, pari a -4,6 miliardi, il che ha permesso di contenere il disavanzo complessivo con i Paesi extra Ue in soli 66 milioni di euro rispetto ai 1.118 milioni del dicembre 2007″. Il sottosegretario Urso ha poi commentato che “i dati mostrano chiaramente la vitalità del sistema produttivo italiano che resiste meglio degli altri competitor”. Pensiamo ad esempio – ha detto – al tracollo del Giappone che ha perso questo anno il 3,4 per cento e a dicembre ha visto crollare l’export per il 32 per cento. Mi auguro che il nostro dato positivo di dicembre possa essere la scintilla per far ripartire l’industria italiana anche se sappiamo che il 2009 sarà molto duro. Il surplus manifatturiero italiano con i Paesi extra UE ha toccato nel 2008 la cifra record di 46,1 miliardi di euro che, sommati al surplus di 15,4 miliardi conseguito con i Paesi UE nel solo periodo gennaio-novembre 2008, porta il bilancio provvisorio e solo parziale dell’attivo per i manufatti a 61,5 miliardi. Si tratta del nuovo record storico assoluto, sia pure ancora mancante dei dati di dicembre con i Paesi UE, ma già così notevolmente superiore al surplus manifatturiero di 51 miliardi di euro del 2007. Nel peggior anno che si ricordi per l’economia mondiale il ‘’made in Italy’’ ha dunque brillato come non mai. Un risultato certamente difficile da ripetere nel 2009, a causa della recessione mondiale – ha aggiunto il sottosegretario – ma che costituisce una prova lampante del livello di competitività raggiunto dalle imprese italiane.A dicembre 2008 a brillare sono le esportazioni nei Paesi OPEC e quelli del Mercosur sono andati molto bene: +30,3 per cento e +11,4 per cento, rispettivamente. Così come i Paesi europei dell’EFTA: +8,4 per cento. Inoltre si è avuto un risveglio della domanda in Giappone: +19,5 per cento. Ed anche la Cina ha tenuto: +5 per cento. Anche nei mercati più in flessione si sono registrati positivi risultati. Negli Stati Uniti a dicembre le esportazioni italiane di alimentari e vini sono aumentate del 15,5 per cento, quelle di prodotti meccanici del 9,6 per cento. La flessione dell’export in Russia negli ultimi mesi del 2008, determinata soprattutto dal calo degli acquisti di beni di investimento, non ha pregiudicato il bilancio annuale con Mosca, che ha visto le vendite aumentare nel 2008 del 9,3 per cento, raggiungendo complessivamente quota 10,5 miliardi di euro. Anche a dicembre 2008 alcuni settori sono andati particolarmente bene, con crescite dell’export verso la Russia a due cifre rispetto a dicembre 2007: +13 per cento sia i mobili (842 milioni di vendite in tutto il 2008) sia il cuoio-calzature (787 milioni le vendite annuali). Ha “tenuto’’ anche il tessile-abbigliamento, contenendo il calo dell’export a dicembre in un -1,7 per cento (con vendite record in tutto il 2008 per 1,7 miliardi di euro). Ma il vero boom è con i Paesi Opec- continua Urso – a dicembre 2008 vi è stato un autentico record di vendite di prodotti italiani. Il nostro export complessivo verso l’area OPEC ha raggiunto lo scorso anno i 21,1 miliardi di euro. A dicembre sono aumentate considerevolmente le nostre esportazioni di mobili (+61 per cento nel mese, 502 milioni di vendite in tutto il 2008), di prodotti meccanici (+31 per cento nel mese, 7,7 miliardi di vendite in tutto il 2008), di cuoio-calzature (+17 per cento nel mese, 248 milioni di vendite in tutto il 2008) e di tessile-abbigliamento (+14 per cento nel mese, 533 milioni di vendite in tutto il 2008). Prova ne è -osserva Urso- che dalla missione che si è conclusa in Arabia Saudita c’è una forte richiesta del nostro khow how, e il governo saudita ha già stanziato 95 miliardi di euro per opere pubbliche chiedendo espressamente l’intervento delle nostre aziende.