Maradona professore di calcio per un giorno


 


 


CARACAS – Durante la sua breve visita in Venezuela abbiamo incontrato Diego Armando Maradona . L’ex giocatore del Napoli è venuto per dare un “lezione di calcio” ai ragazzini delle “Unidades de talento deportivo del área metropolitana”, la nazionale under 17 e la nazionale giovanile di ragazzi con problemi auditivi. Queste lezioni si sono svolte giovedì nello stadio Brigido Iriarte.


 


Parlaci un po’ di questa “lezione” che darai?


E’ stata una giornata  bellissima. Ho voluto trasmettere le mie esperienze in campo ai ragazzi, non dico che con questo diventeranno Maradona. L’idea è stare con loro, così avranno un miglior futuro. Ma la cosa più importante è l’affetto che mi trasmette il popolo venezolano.


Questo tipo d’incontri aiutano a far crescere lo sport?


Per me queste attività sono fantastiche. Quando ero piccolo queste cose non esistevano. Adesso i bambini hanno la possibilità di avvicinarsi a una atleta che può trasmettergli le sue esperienze. Questi momenti devono ripetersi spesso per aiutare la crescita dello sport e ad allontanare i ragazzi dalla strada.


Come vedi il progresso del calcio venezolano?


Il calcio qui in Venezuela ha fatto dei passi da gigante. In passato era la cenerentola del sudamerica. Le nazionali arrivavano qua convinti di segnare tre o quattro gol. Adesso la vinotinto è una nazionale che  sà stare bene in campo e mette in difficoltà gli avversari.


Che differenza trovi tra il calcio di una volta e quello attuale?


Prima si giocava con la palla a terra, attualmente si gioca con più fisicità. Nel caso della nazionale argentina, cerchiamo di giocare sempr,e di evitare il gioco aereo, perché abbiamo giocatori non altissimi.


 


Prima di venire a Caracas ha diramato la lista dei convocati per l’amichevole con la Francia. Spicca il ritorno in nazionale di Walter Samuel. Lo ha deciso il ct dell’Argentina Diego Armando Maradona, che ha convocato il difensore dell’Inter per l’amichevole dell’11 febbraio prossimo a Marsiglia. El Pibe de Oro ha richiamato anche Leo Messi, che ha saltato l’esordio in panchina di Maradona in Scozia per contrasti tra il Barcellona e la Federcalcio argentina. Per quanto riguarda gli altri “italiani”, la scelta del ct è caduta sugli interisti Zanetti e Burdisso, i napoletani Lavezzi e Denis e il laziale Carrizo, nonostante il brutto periodo che sta attraversando il portiere biancoceleste. Si era molto fantasticato sulla lista dei convocati di Maradona, ma in realtà di sorprese, a parte Samuel, ce ne sono ben poche. Da segnalare le chiamate di Denis e Lisandro Lopez, che si contenderanno la maglia numero 9 con Aguero e Tevez. Vengono invece ignorati Milito e Zarate.


 


Hai reso noto i convocati per la Francia. Stupisce non trovare giocatori come Milito e Zarate. Perche?


Il commissario tecnico dell’Argentina sono io non voi giornalisti. Li sto seguendo. Non dico che in un futuro prossimo non possano far parte della rosa.


Grondona dice che Messi è più bravo di te alla sua età?


 


(si mette a ridere) Non capisco, quando è con me Grondona dice che io sono il più bravo. Quando è con lui dice che Messi. Meglio non credergli. Io ho dato l’anima per la nazionale, ho giocato infiltrato, lesionato. Noi a livello di giovanili abbiamo vinto un sacco, ma cambiarei uno di quei titoli per uno con la nazionale maggiore. Spero che Leo riesca a fare sognare gli argentini. Noi abbiamo molte aspettative rispetto a  quello che lui può fare con l’albiceleste.


 


Forse molti non lo sanno, ma Maradona ha esordito con la nazionale argentina il 27 febbraio del 1977 in una sfida contro l’Ungheria. Allora l’ex “Pibe de oro” aveva 16 anni. Pochi mesi dopo disputò il torneo Sudamericano qui in Venezuela.


 


Cosa pensi del pareggio 1-1 tra Argentina-Ecuador, nel sudamericano Under 20?


Ho sofferto molto. Credo che i ragazzi devo giocare più rilassati, hanno le doti per poter giocare bene ed in tranquillità. Penso che alcuni sono troppo nervosi, ma credo che influisca anche la giovane età. Spero che nella prossima fase riescano a superare questo piccolo inconveniente.


 


Maradona esordirà in una partita valevole per il mondiale Sudafrica 2010 contro il Venezuela. La partita si disputerà il 28 marzo nello stadio Monumental di Buenos Aires.


 


Hai già in mente uno schema per la sfida contro il Venezuela?


Non te lo posso dire con tanto tempo d’anticipo.


Che sensazioni proverai il giorno del tuo debutto nel Monumental?


Le emozioni le sento già prima di scendere in campo. E’ un’orgoglio immenso essere il commissario tecnico dell’Argentina. Emozione che ho già sentinto anche se in trasferta il giorno del debutto con la Scozia. Logicamente debuttare nel Monumental contro il Venezuela, sapendo che dobbiamo andare alla caccia dei tre punti è un rischio, ma dobbiamo correrlo se vogliamo qualificarci. L’eperienza te la potrò spiegare meglio dopo la sfida.


Pensi che la nazionale argentina ha le carte in regola per vincere il mondiale?


Ho ottimi giocatori a disposizione dobbiamo mentalizarci per centrare la vittoria.


Cosa gli manca a questa nazionale per essere come quella dell’86?


Voglio tornare a quella ‘forma mentis’ che ci aveva inculcato Bilardo. Far capire ai giocatori il valore d’ indossare la maglia della nazionale. Penso che dobbiamo centrare prima questo obbiettivo.