Chacao palazzi con ranchos

CARACAS – Sporgendosi dal balcone si vedono solo tetti di lamiera ricoperti di vecchi oggetti, stracci, sporcizie cadute per caso e rimaste lì per anni. Sono dei piccoli “ranchitos” costruiti incastonati tra gli edifici del quartiere residenziale di Chacao a Caracas.


Le signore passeggiano per la strada per fare la spesa, gli anziani giocano a carte al bar mentre bevono un caffé e i bambini giocano liberi nel parco o nella piazza principale: un quartiere dove sicuramente si respira la tranquillità e tutto sembra ordinato. Un quartiere dove si stabilirono numerosissimi italiani arrivati nel dopoguerra cercando un futuro migliore.


Ma l’ordine inganna. Entrando in uno dei tanti edifici della calle Sucre, fra avenida Guacaipuro e av. Bolivar, si scopre che, anche a Chacao, sono tanti e frequenti gli abusi edilizi che cominciarono ad infestare il quartiere decenni fa.


Josefina Cecere, 42 anni, operatrice turistica, ha vissuto tutta la sua vita con il figlio e la madre, al primo piano dell’edificio Masa. Suo padre, un avventuriere italiano, era stato uno dei primi arrivati in Venezuela dopo la guerra e aveva creato un’impresa di costruzioni.


Josefina, che adesso aspira a trasferirsi e cominciare a lavorare in Italia, è cresciuta in quel appartamento e ha visto costruire a poco a poco i “ranchos” sotto la sua finestra. Da solo un anno si è trasferita nell’appartamento accanto sullo stesso piano. Tutti gli appartamenti dell’edificio, costruito negli anni ’60, sono in affitto e amministrati dalla compagnia Feller Palacio.


“Siamo circondati da ‘ranchitos’ – dichiara Josefina stanca – sono brutti. E inoltre sono sporchi, perché cadono un sacco di cose sopra e nessuno le toglie. Queste casette di lamiera sono state costruite illegalmente anche perché qui nessuno è proprietario degli appartamenti”.


“Ma qui è normale. La gente costruisce fra gli immobili senza rispettare neanche una regola, qui non è mica come in Italia! Non ci sono solo questi quattro tetti abusivi che circondano il nostro edificio, Chacao è pieno di queste casette che si appropriano di spazi dei condomini e non lasciano vedere neanche un brandello del suolo che dovrebbe essere condiviso fra i vicini”.


Al centro dell’edificio c’è un patio luminoso adornato con piante: da una parte c’è l’ingresso della casa del portiere, dall’altra c’è un grande “ranchito” dove la gente dell’edificio adiacente vive. Davanti al balcone di casa di Josefina c’è una tettoia abusiva, che almeno è pulita, sottolinea la donna. Fra la sua casa e quella della madre c`é un’altra tettoia sporca che ospita una cucina. Dall’altra parte delle scale ve ne sono altre due dove funziona un piccolo asilo per bambini.


E’ lecito occupare questi spazi e utilizzarli, non solo per uso domestico, ma anche per scopo commerciale? Senza inoltre rispettare le norme tese a garantire la sicurezza dei bambini?