Caso Eluana Englaro, è scontro istituzionale

ROMA – Il tanto discusso caso di Eluana Englaro alla fine ha portato ad uno scontro istituzionale senza precedenti. Materia spinosa per il governo che negli ultimi mesi ha dato battaglia a Beppino Englaro, padre della ragazza in coma vegetativo da 17 anni, ed a gran parte dell’opinione pubblica.
Il presidente della Repu¬blica, Giorgio Napolitano, adducendo “obiezioni di incostituzionalità sull’urgenza”, non ha firmato il decreto del governo per l’interruzione della procedura di distacco dell’alimentazione e idratazione di Eluana. E Berlusconi ha varato una proposta di Legge da portare in Parlamento per la sua approvazione.
Dal canto suo, Beppino Englaro, in un’intervista pubblicata ieri dal quotidiano spagnolo “El País”, ha rivelato che nel 2004 scrisse una lettera all’allora Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi chiedendogli aiuto, ma quest’ultimo non gli rispose. A smentire le di¬chiarazioni di Englaro immediata una nota di Palazzo Chigi. Nell’intervista il padre di Eluana, in merito al ruolo del Vaticano, ha affermato che “la Chiesa non ha nulla a che vedere con il problema”.
– Non mi può imporre i suoi valori – ha detto -. Può esprimere la sua opinione, però ciò che dice non ha nulla a che vedere con me o con Eluana. Il magistero della Chiesa è morale. Lo Stato è laico, e al suo interno ci sono anche i cattolici. Ciò che dice la Chiesa, quindi, deve riguardare loro.