Tra il Sì e il No, sconfitta l’astensione

CARACAS –  Al momento di andare in stampa, chiusi i seggi, il Consiglio Nazionale Elettorale non ha reso ancora noto i primi risultati del referendum. I venezolani, ieri, sono stati chiamati a pronunciarsi sul referendum costituzionale per l’eliminazione di un “tetto” ai mandati del presidente e di altre cariche elettive. Cinque gli osservatori giunti dall’Italia, tra i quali vi sono i dottori Marco Consolo e Luciano Vasapollo, già invitati in qualità di osservatori internazionali ad assistere al processo elettorale del 23-N.


– Non è stata rilevata alcuna irregolarità per quanto riguarda il voto dei nostri connazionali – rassicurano dall’Ambasciata che, come da prassi, ha ricordato nei giorni scorsi a Consolati onorari, agenzie consolari e le altre istituzioni governative le normali procedure di sicurezza.


Secondo quanto dichiarato dal Cne  il processo di votazione si è svolto regolarmente: due ore dopo l’inizio delle operazioni di voto era al lavoro circa l’80 per cento dei 34.662 seggi. Registrato solo qualche ritardo nell’apertura di alcuni degli 11.297 centri elettorali. L’affluenza è risultata superiore a quelle di altre consultazioni. Il capo dello Stato, attimi dopo aver esercitato il diritto al voto, ha affermato che già poco dopo mezzogiorno aveva votato più del 40 per cento degli aventi diritto.


In numerosi centri di votazione, dopo le 16 aveva depositato il voto più del 70 per cento dei venezolani. Fonti dell’opposizione hanno reso noto che si sono verificati alcuni problemi tecnici con il voto elettronico, risolti prontemente. Dal canto suo, il generale Jesús González González assicurava che in tutto il Paese regnava la calma e che i delitti elettorali denunciati al “Plan República” non rivestivano maggior importanza.


 Appoggio totale da Cuba, dove un fiducioso Fidel Castro si è detto sicuro circa la vittoria di Chávez.


– Oggi si decide il mio destino politico – ha affermato il capo dello Stato, invitando tutti a rispettare il risultato del referendum -. Il Venezuela andrà avanti lungo la strada della “rivoluzione socialista”.