L’Argentina offesa, per la “gaffe” del Premier

BUENOS AIRES – Convocato dal ministero degli Esteri dell’Argentina l’ambasciatore italiano  Stefano Ronca. Motivo della riunione “la profonda preoccupazione” per le frasi attribuite al premier Silvio Berlusconi sulla tragedia dei “desaparecidos”.


Venerdì scorso durante la chiusura della campagna elettorale a Cagliari per le regionali della Sardegna, secondo il quotidiano argentino “Clarin”, che cita un servizio dell’Unità, Berlusconi avrebbe ironizzato sulla vicenda dei desaparecidos in Argentina e sulla fine degli avversari politici e non, sequestrati dai militari.


 “Li portavano sull’aereo poi dicevano: è una bella giornata, andate fuori un po’ a giocare”, avrebbe detto il Cavaliere riferendosi ai voli della morte, con i quali venivano eliminati gli oppositori del regime militare tra il 1976 e il 1983. Le vittime venivano lanciate vive da aerei militari nelle acque del Rio de la Plata.


Fonti del governo italiano precisano che si tratta di un equivoco. L’ambasciatore ha affermato che c’è l’assoluta certezza che da parte di Berlusconi non vi è stato “alcun intento offensivo”, ma semmai “una netta presa di distanza dalla dittatura argentina”. Il suo obbiettivo era spiegare, aggiungono fonti del governo, come si sentisse offeso e insultato dai suoi oppositori che lo paragonano ai dittatori.