Cavenit chiude il 2008 e presenta la nuova giunta direttiva

CARACAS – Con un vigoroso applauso ed un parere favorevole all’unanimità, Giorgio Trevisi è stato riconfermato ieri presidente della Camera di Commercio italiana venezolana Cavenit. Con lui è stata presentata la nuova Giunta direttiva per il periodo 2009-2012.


Nel Ristorante Bella Vista del Centro Italiano-Venezolano, alla presenza dell’ambasciatore Luigi Maccotta, del segretario generale Jean Pietro Cattabriga, degli ex presidenti Dante Marcantognini e Vito Miraglia, e di un folto gruppo di soci dell’organismo imprenditoriale, Trevisi ha riassunto così l’anno appena trascorso:


“Il bilancio è sostanzialmente positivo, nonostante le difficoltà a reperire e ricevere i finanziamenti del Ministero per lo Sviluppo Economico. Ad esempio, non abbiamo ancora visto i soldi del periodo 2007/2008, che dovevano arrivare a novembre. Quando si lavora sulla base di un’economia tanto incerta, è difficile fare programmi a lungo termine. Per questo – si rammarica – non siamo riusciti ad effettuare alcune iniziative che avevamo in cantiere”.


Nonostante gli ostacoli, che la crisi sta propagando a livello globale, la Cavenit è una realtà che gestisce circa 300 mila contatti d’affari l’anno, per una crescita che si avvicina al 500 per cento dal 2001.


“Anche se tamponata dalla grave situazione economica mondiale – scrive Trevisi nell’informe riassuntivo annuale – nel 2008 la crescita è stata pari al 6,5 per cento”, con un’utile di quasi 100 mila bolivares fuertes.


Per la sua vivacità economica, raggiunta anche grazie allo sforzo per una costante informazione, Cavenit si colloca tra le prime cinque camere di commercio a livello mondiale per grandezza ed attività (insieme a quelle di Tokio, Francoforte, New York e San Paolo). Inoltre, come garantisce Trevisi, “è dotata ad ogni livello di uno staff altamente qualificato ed aggiornato” che, senza l’urgente presenza del Presidente, “è autonomamente in grado di dire chi è la Camera di commercio”.


Grande orgoglio per il progetto relativo alle infrastrutture promosso dal nostro organismo imprenditoriale, “di vitale importanza per dare uno sbocco sia alle imprese multinazionali italiane del settore sia alle piccole e medie imprese che le potrebbero accompagnare nel processo d’internazionalizzazione”. Presentato ad importanti istituzioni in numerose città italiane (tra cui Roma, Padova, Verona, Parma, Modena e Bergamo), venezolane (Caracas, Barquisimeto, Maracay) e straniere (Montevideo, Lima, Cartagena, San Antonio de Belen, Bogotà), il progetto relativo alle infrastrutture “non interessa solo le ferrovie, comunque di primaria importanza, ma tocca anche la problematica economico-sociale relativa al fatto che in un grande Paese come il Venezuela le enormi ricchezze vengono esportate e il popolo latinoamericano resta senza gas e acqua potabile – commenta Trevisi -. Lo sviluppo delle infrastrutture potrebbe significare vera democratizzazione”. Al progetto si è da poco aggiunta la camera di commercio di San Paolo, seconda nel mondo.


“Questo è l’anno del rilancio delle relazioni internazionali – ha detto l’ambasciatore Maccotta -. A giugno il Ministro dei Trasporti Altero Matteoli visiterà il Venezuela, in maggio il ministro Franco Frattini incontrerà il ministro degli esteri venezolano Nicolás Maduro, che poi sarà a Bruxelles per un incontro tra i paesi europei e latinoamericani che si svolgerà a Praga”.


Fondamentale nella politica della Cavenit l’aspetto relazionale e della partnership. Ma se spesso le valide opportunità offerte gratuitamente dalla camera di commercio ai piccoli imprenditori non vengono adeguatamente sfruttate in quanto, come ci conferma Trevisi, “l’italiano all’estero, a livello mondiale, pensa sempre di essere autosufficiente”, per affrontare la crisi che recentemente ha toccato la piccola e media impresa è fondamentale l’unione delle forze. E vincere quell’aspetto culturale del popolo italiano, fatto di gente intenzionata a dimostrare ‘che ce la fa da sola’. Perchè nessuno si muove solo nel mondo”.


Ma da un altro lato l’aspetto relazionale della Camera di Commercio è incomiabile. Il ‘Sistema italia’ in Venezuela è una realtà che funziona e, come ci dice l’ambasciatore Maccotta, “c’è grande sinergia tra la Cavenit, l’Ice, la rete diplomatica – in particolare l’ufficio commerciale dell’Ambasciata – ed il Sistema Paese”. “Inoltre – gli fa eco Trevisi – c’è un vivace sistema di comunicazione su programmi a lungo respiro che ci dà il tempo di preparare adeguatamente lo staff”.


Un sistema di comunicazione avvalorato dalla rivista ‘Presenza’, recentemente rinnovata e rinfrescata dal punto di vista estetico-editoriale e contenutistico, e dalle pagine web dedicate all’Area Acca e alla Camera di Commercio stessa.