La Casa d’Italia: sport, cultura e tradizioni

CARACAS – Promuovere lo sport, la cultura e le tradizioni. Questi i tre pilastri della Casa d’Italia di Maracay, il cui nuovo Consiglio direttivo è stato eletto a fine aprile.


“L’obiettivo – afferma entusiasta il nuovo presidente Mariano Palazzo – è coinvolgere sempre più soci, e in particolare giovani, nelle attività della Casa con la finalità di riscattare le nostre tradizioni”.


Palazzo, nato nel ’69, di professione ecologo, ha oltre dieci anni di attività nel vivo della collettività italiana. Oltre a essere stato vice-presidente del Fedeciv fino al 2007 ed essere l’attuale presidente della scuola Dante Alighieri, è stato infatti direttore esecutivo della Casa d’Italia dal 2003 al 2007 e poi secondo vicepresidente.


“Non vi è conflitto d’interessi fra l’incarico che ricopro nella Dante Alighieri e nel Club – puntualizza Palazzo – poiché vi è sempre stata una forte cooperazione fra le due istituzioni. D’altronde la sede della scuola è la Casa d’Italia e le aule e i corsi si svolgono lì”.


Oltre ad ampliare il numero di soci del Centro, che conta già ben 2.065 iscritti, il nuovo presidente punta a promuovere le attività sportive, viste come uno strumento per conservare la salute. Come dicevano i latini, d’altronde, “mens sana in corpore sano”.


“Vogliamo inoltre – spiega animato dalla volontà e l’impegno – concretizzare il ‘Plan maestro’, ossia disegnare un nuovo piano di infrastrutture. Stiamo raccogliendo le idee di tutti i soci su come innovare le già bellissime infrastrutture della Casa e poter fare un progetto da adempiere nei prossimi 15 anni”.


Un altro obiettivo fondamentale è quello di promuovere la lingua italiana non solo attraverso i soli corsi. Essendo infatti la Dante la sede culturale della Casa d’Italia, Mariano Palazzo sottolinea:


“Vogliamo inviare dieci ragazzi italo-venezolani, attraverso la cooperazione della regione Molise, in Italia affinché, non solo studino l’italiano, ma conoscano la loro terra d’origine. Vogliamo far venire a presentarsi nel Club gruppi folklorici e musicali provenienti dall’Italia, progettando un possibile tour in vari centri italo-venezolani sparsi nel paese”.


Nato a Buenos Aires, da madre bolognese e padre torinese, Mariano Palazzo è stato in contatto con la comunità italiana fin da piccolo. La madre è stata presidente della Dante Alighieri e gli ha infuso l’amore per la cultura e la lingua italiana. E’ stato coinvolto da Antonio Rasetta nel Fedeciv nel ’97 e, dopo aver svolto un buon lavoro nel campo sportivo, è stato invitato a lavorare nella Casa d’Italia.


Per quanto riguarda le iniziative a favore dei terremotati in Abruzzo:


“Visto il fine umanitario appoggiamo tutte quelle provenienti dalle associazioni ed istituzioni. Abbiamo quindi sostenuto sia l’iniziativa di raccolta fondi dell’ ‘Associazione degli abruzzesi nel mondo di Aragua’, affiliata alla Federazione degli abruzzesi, che quella di ‘Abruzzo solidale’. Attraverso la scuola, inoltre, facciamo un lavoro di sensibilizzazione degli studenti sulla tragedia che ha colpito l’Abruzzo”.


Sul grave problema della scarsa partecipazione di giovani alle attività della collettività italiana afferma con tono deciso chi ha soli 40 anni:


“Vogliamo motivare i ragazzi affinché frequentino di più il Club. Noi faremo il possibile affinché i giovani non siano solo spettatori, ma attori delle attività del Centro. Vogliamo creare un gruppo forte di ragazzi italo-venezolani che abbia come sede e luogo di riunione la Casa d’Italia. Vi sono tanti ragazzi motivati: il problema è stato che fino ad oggi non sono riusciti a trovare la voce per mettersi in luce”.