Monte Àvila, pronta a divulgare gli autori italiani

CARACAS – Monte Ávila editores Latinoamericana C.A. è considerata una delle case editrici pù importanti del Venezuela e dell’America latina. Dalla sua fondazione, nel 1968, si è impegnata nella divulgazione della parola creativa di autori venezolani e stranieri. Fra questi ultimi, sottolinea il presidente di Monte Àvila C.A. Carlos Noguera, vi sono vari italiani.


“Abbiamo pubblicato sia opere di autori italiani nati in Italia sia opere di figli di italiani – afferma Noguera -. L’anno scorso, in occasione della celebrazione del V ‘Festival de Poesia’ sono stati presentati alcuni scritti di italiani. E’ stato pubblicato “El bar del tiempo” di Davide Rondoni, tradotto da Reginato. Abbiamo inoltre pubblicato “Caminos del Agua”, un’antologia poetica di autori italiani contemporanei, composta da Reginato con la collaborazione di Rondoni, il poemario “Campo Croce” di Reginato e un’antologia poetica del poeta Milo de Angelis”.


Le vite degli scrittori sono diverse ma tutte legate all’Italia: Davide Rondoni, nato a Forlì nel 1964, vive a Bologna; Erika Reginato, nata a Caracas nel 1977, trascorre la sua vita tra l’Italia e il Venezuela; Milo de Angelis, nato a Milano nel 1951, è venuto in Venezuela per partecipare alla IX ‘Settimana internazionale della poesia’.


Per quanto riguarda le politiche di divulgazione della letteratura italiana in Venezuela, Noguera sostiene che sono state discontinue e occasionali:


“Fare dei paragoni è poco elegante, ma a volte può essere illustrativo. La maggioranza dei libri di autori francesi pubblicati da Monte Àvila, per esempio, sono stati pubblicati grazie alla cooperazione dell’Ambasciata francese o la “Alianza Francesa”. I Governi cambiano in Francia, ma la loro politica di divulgazione della cultura francese nel resto del mondo rimane la stessa”.


Noguera rivela alla ‘Voce’ che non vi è stata una politica simile adottata dall’Italia:


“Per esempio, l’Ambasciata francese ci propone dei titoli, si incarica di rilasciare i diritti degli autori e finanzia parte delle traduzioni, di solito molto costose. Da quando dirigo Monte Ávila abbiamo avuto solo pochi contatti sporadici con l’Italia. Abbiamo, invece, potuto stabilire numerosi contatti con tanti altri paesi, tra cui: il Brasile, il Portogallo, il Canada, Cuba, Argentina”.


Tra le varie opere pubblicate da Monte Àvila di scrittori italiani, Noguera ricorda:


“Parte dell’opera scritta da Marisa Vannini, ‘Itaca y màs allà’ di Claudio Magris, scrittore nato a Trieste. Inoltre, l’opera del meraviglioso poeta italo-venezolano, Vicente Gerbasi. Una compilazione scritta da Alberto Filippi pubblicata nel 1994, la quale mostra un panorama delle relazioni tra il Venezuela e l’Italia. Il libro si intitola ‘Italia y los italianos en la nacionalidad venezolana’”.


Noguera continua a sperare nella possibilità di stabilire un rapporto permanente e  duratuto tra il Venezuela e l’Italia.  “Ho parlato al poeta Rondoni di un progetto che ha avuto successo in passato in altri paesi: le ‘edizioni crociate’. Questo progetto consiste nella pubblicazione di antologie di autori contemporanei, che siano sia poeti che narratori“.


Nel caso di narratori e poeti venezolani, l’antologia sarebbe tradotta da italiani e la traduzione sarebbe finanziata da Monte Àvila, visto che si tratta della divulgazione degli autori venezolani all’estero.


“Dinanzi a questa proposta – racconta Noguera con enfasi -, Rondoni si è dimostrato  entusiasta. Anche ‘Il Saggiatore’, importante casa editrice fondata a Milano da Alberto Mondadori, si è dimostrata interessata al proggetto. Nonostante ciò, ancora non è stato possibile concludere nulla di concreto, ma speriamo di poterlo fare il prima possibile”.


Oltre a quest’ultimo progetto, ve ne è un altro promosso da Carmen Leonor Ferro, per pubblicare alcuni poeti venezolani: Luis Alberto Crespo, Vicente Gerbasi e altri.


“Siamo  aperti a tutte le possibilità – conclude placidamente Noguera -. Monte Ávila è disposta a servire da ponte per la divulgazione della cultura italiana in Venezuela. Sicuramente con un po’ più di volontà e d’organizzazione si potrebbero portare avanti tantissimi progetti!”.