Ministro Matteoli, ultimo giorno in Venezuela

CARACAS – Dopo il fruttuoso viaggio in Cile e Uruguay, ieri  il ministro delle Infrastrutture e trasporti, Altero Matteoli, ha concluso la sua missione in America Latina con l’incontro sostenuto con  il suo omologo, Diosdado Cabello.


Alla ricerca di spazi per gli investitori italiani, Matteoli ha attraversato il continente sudamericano in pochi giorni: prima tappa Santiago, poi Montevideo e per ultimo Caracas. In Uruguay ha siglato un importante memorandum d’intesa sulla cooperazione nel settore delle infrastrutture insieme al ministro dei Trasporti e opere pubbliche, Víctor Rossi, e il ministro dell’Industria, Daniel Martinez.


L’accordo stabilisce la cooperazione tecnica e giuridica in settori importanti per i due paesi: infrastrutture stradali, ferroviarie, aeree e marittime, anche attraverso la promozione di studi, progetti e opere che determinino una maggiore integrazione nazionale e internazionale.


“Il memorandun d’intesa – ha sostenuto Matteoli – rappresenta un punto di partenza per futuri nuovi accordi, aprendo le porte a un incremento della cooperazione fra i due paesi. L’Uruguay è un paese amico con una democrazia consolidatasi nel tempo. Il governo italiano sta cercando di far espandere gli investimenti italiani all’estero e l’Uruguay è il paese ideale”.


La visita a Santiago del ministro con la delegazione di imprenditori italiani a seguito è stata anche redditizia: “il Cile – ha affermato – ha seguito i passi dei grandi paesi come gli Stati Uniti e la Francia progettando infrastrutture per sconfiggere la crisi economica. Lo sviluppo economico infatti si concreta attraverso la realizzazione di grande opere pubbliche”.


A conclusione della visita, Matteoli ha reputato “molto interessante” il pacchetto di infrastrutture che promuove il governo cileno. Gli appalti hanno un valore pari a 3 miliardi di dollari per costruire strade, porti, ospedali e carceri in tre o quattro anni.


“Abbiamo fatto un passo in più rispetto all’accordo stipulato a Roma. E’ stata infatti costituita una commissione che lavorerà per verificare le possibilità di sviluppo congiunto e probabilmente a novembre andrà in Cile il ministro Claudio Scaiola”.


Come negli altri due paesi sudamericani, anche in Venezuela sono stati posti i tasselli per la firma di  importanti accordi, soprattutto nell’ambito ferroviario che, come si sa, sta tanto a cuore al governo del Presidente Chávez. La rete ferroviaria è fondamentale per lo sviluppo equo della provincia venezolana.