L’Abruzzo che non c’è più rivive in tutto il Venezuela

CARACAS – Fotografie che con i loro colori accesi e i loro contrasti immortalano scorci e panorami di Borgo Ponte Vecchio, Pescocostanzo, Capestrano, Scanno, Castel del Monte. E ancora, la costa dei Trabocchi e il litorale chietino, il Parco nazionale del Gran Sasso e Borgo Loreto Aprutino. Il VI Festival Italiano non poteva trovare modo migliore per omaggiare le terre dell’Abruzzo terremotato, patria mai dimenticata di tanti italiani residenti in Venezuela.


La mostra itinerante che per quasi un mese ha occupato la sala Giotto del Centro Italiano Venezolano, e che a giorni inizierà il suo tour per il Venezuela ospitata dalla Casa d’Italia di Maracay e dal Civ di Puerto Ordaz, ha ricordato ad abruzzesi – e non solo –  la bellezza dei territori, la poeticità degli scorci nei borghi, l’incanto del mare e la maestosità delle montagne. Lo ha fatto attraverso l’esposizione di trenta fotografie di Mario Di Martino, un artista che da oltre vent’anni si dedica alla fotografia paesaggistica con un occhio di riguardo per il territorio abruzzese dove è nato.


Le sue fotografie sembrano realizzate in posti irraggiungibili o sconosciuti, mentre si tratta, il più delle volte, di luoghi accessibili e alla portata di tutti. Pezzi d’Abruzzo che però ora, dopo lo scorso 6 aprile, non ci sono più.


“Io vivo a San Vito, a Chieti, ed ho vissuto solo di riflesso il terremoto. Ma credo che la tragedia che ha colpito L’Aquila e le zone limitrofe – spiega intervistato dalla Voce – è un enorme dramma umano ed anche una grande perdita a livello di architettura, storia, arte, paesaggio urbano. Tanti miei scatti rappresentano paesi distrutti. Santo stefano, Castel del Monte… tutto a pezzi…”. 


Di Martino nella sua carriera di fotografo, con mostre in Italia ed all’estero, ha “raccontato il territorio abruzzese a 360 gradi, immortalandone gli usi, i costumi, il folklore, i paesaggi naturali ed urbani, i volti degli abitanti”. Tramite agenzie fotografiche milanesi tra cui Laura Ronchi – Granata Press ha iniziato a collaborare con riviste di settore – Scienza e Vita, Bell’Europa, Panorama e Fotografare – ed allestire mostre itineranti in diverse località dell’Abruzzo riscuotendo ottimi consensi da parte del pubblico e della critica.


Ma il suo legame stretto con l’Abruzzo non si esaurisce qui.


Oltre a collaborare spesso con vari editori per la realizzazione di lavori designati alla promozione del territorio abruzzese e pubblicare calendari, cartoline, guide e libri fotografici, Di Martino è fondatore della casa editrice “Edizioni Bell’Abruzzo”, divulgatrice delle immagini più belle della regione. 


Ciò che rende particolari le fotografie di Di Martino è la scelta, da parte del fotografo, del punto di osservazione. L’artista, nel corso degli ultimi anni, ha perfezionato la sua tecnica di ripresa per trasmettere le emozioni che questa regione può dare ad un attento osservatore.


“Come tutti, ho iniziato come autodidatta, come fotoamatore – racconta –. E come a tutti i principianti mi affascinava il bianco e nero. Poi è arrivato il digitale e la tecnica non è diventata pratica… ho resistito fino a quattro anni fa…”.


Scatti di luce e colore, forme compatte. La fotografia da semplice ritratto diventa testimome di emozioni. Come si legge nella presentazione alla mostra:


“Osservando con calma ed attenzione le immagini, si avrà l’impressione di poter sentire il fragore dell’acqua, il vento degli altipiani, il freddo della neve e il calore del sole. In Abruzzo il paesaggio è così vario che dalla montagna al mare è un susseguirsi di boschi, colline, campagne, ruscelli, pascoli… Perfino il litorale non è omogeneo, ma alterna spiagge lineari e sabbiose ad altre frastagliate e sassose il cui unico elemento comune è la presenza dei trabocchi. Di fronte a tutto questo non si può restare indifferenti e da qui nasce la necessità di comunicare ad altri, attraverso la fotografia, la bellezza dei nostri luoghi, troppo spesso trascurata a favore di paesi lontani”.