Decreto sicurezza, dal Colle perplessità


ROMA – Via libera dal Colle alla legge sulla sicurezza, ma con una mossa che ha pochi precedenti, Giorgio Napolitano scrive a Silvio Berlusconi. La legge, spiega, non poteva essere bloccata, ma nonostante questo è “incoerente” con i principi che ispirano il codice italiano. Due parole esprimono lo stato d’animo del Presidente: “perplessità” e “preoccupazione”.


“Suscita peraltro perplessità e preoccupazioni – riferisce la nota del Quirinale – l’insieme del provvedimento che, ampliatosi in modo rilevante nel corso dell’iter parlamentare, risulta ad un attento esame contenere numerose norme tra loro eterogenee, non poche delle quali prive dei necessari requisiti di organicità…”.


Su tali criticità, conclude la nota del Quirinale, il presidente Napolitano ha ritenuto pertanto di richiamare l’attenzione del presidente del Consiglio e dei ministri dell’Interno e della Giustizia per le iniziative che riterranno di assumere, anche alla luce dei problemi che può comportare l’applicazione del provvedimento in alcune sue parti. Da parte sua, “Palazzo Chigi esprime soddisfazione e apprezzamento per la promulgazione da parte del Presidente della Repubblica della legge sulla sicurezza”. E assicura che il governo terrà conto delle “considerazioni” del capo dello Stato.