Libia: no alla verifica dei diritti degli immigrati

ROMA – “Dire che si tratta di una risposta inadeguata, deludente e politicamente miope è dire poco, di fronte a un dato di fatto”. Gianfranco Fini ha bocciato la replica che il suo omologo libico, Embarak el Shamek, gli ha fatto pervenire a una lettera dello stesso presidente della Camera sulla questione dei profughi libici.


Fini ha ricordato di aver scritto una lettera al presidente del parlamento libico “per prospettare la costituzione di una delegazione mista Italia-Libia per una visita ai centri di raccolta dei profughi in Libia”. La replica è stata resa pubblica dallo stesso presidente della Camera. Il presidente dell’assemblea parlamentare libica, tra l’altro, si dice d’accordo con la proposta di istituire una commissione “ma non ne condivido i motivi”, poichè, sostiene, “nei centri non vi sono rifugiati politici”.


El Shamek, nella sua lettera, sottolinea inoltre che per quanto riguarda i diritti dell’uomo, la Libia è stata “in realtà lo Stato che ha emesso la Grande Carta verde per i diritti dell’uomo, nel rispetto di tutti gli atti internazionali in materia”. Fa notare, poi, che “si tratta di una questione interna’’.