Pellegrini orgoglio italiano


ROMA – La camera invasa da mazzi di fiori, la testa che prova a sintonizzarsi di nuovo sul canale acqua, con il telefonino che però continua a trillare. “Congratulations”, l’sms firmato Fiorello. “Grazie per quello che fai per l’Italia” i complimenti a distanza di Francesco Totti.


In 3’59″15 Federica Pellegrini è diventata il simbolo dell’Italia unita, quella che non conosce Padanie e partiti del sud, quella che va oltre lo sport per abbracciarsi intorno a una campionessa che tanti, o tutti, vorrebbero come figlia, sorella, amica e perché no, fidanzata. L’impresa messa a segno a Roma, quell’oro sostenuto da 14 mila in delirio sugli spalti venuti da ogni parte per tifare la Marianna d’Italia, diventa motivo del “pride” nazionale. Già perché Super Fede è un fenomeno dentro e fuori dall’acqua, capace di accendere la vigilia del suo mondiale con zampate da leonessa e poi mettere a tacere tutti divorando la piscina come nessuno mai.


“Voglio non rendermi conto di quello che ho fatto, devo tornare con i piedi per terra perché non è finita” dice nel day after che dalla storia la deve riportare alla normalità. Difficile estraniarsi dal caos mediatico, e non solo, che la sua vittoria ha scatenato.


“Ho preferito non leggere i giornali, e non mi sono collegata a internet – racconta – ci vorrà un po’ per metabolizzare tutto, e adesso mi aspettano altre gare. Ci sono i 200 sl, poi la staffetta, e forse gli 800. Questa è un’idea di Alberto (Castagnetti, l’allenatore ndr), devo vedere come sto: è una gara senza pressioni, non l’ho mai fatta”.


Per questo la festa è rimandata: dopo l’exploit in vasca l’applauso della nazionale intera, il “brava” incassato dal ct avaro di complimenti che però non ha retto all’emozione, e poi a riposare, per provare a ridimensionare l’enfasi del momento.


“La cosa più bella è stato proprio sapere che Alberto non ce l’ha fatta e vederlo così in crisi è stato emozionante – racconta col sorriso – Ho fatto una gara come piace a lui, che é un grandissimo allenatore a cui devo tantissimo. Siamo cresciuti insieme: lui ora è molto più umano e io più grande”.


E’ tornata in acqua: fianco a fianco in piscina con il suo Luca, il Marin della nazionale. Sugli spalti mamma Cinzia e papà Roberto, da cui la campionessa corre perché dopo la vittoria il tempo per gli abbracci è stato troppo poco. “Non pensavo che mia figlia potesse arrivare dove è – dice quasi commossa la signora – ma lei è davvero una forza”. Il regalo per l’impresa non c’é, ma quello per il ventunesimo compleanno, il prossimo 5 agosto, sì. Un baule di pelle che Federica aveva visto a Verona e dove poter conservare tutti gli album di foto che raccolgono la storia agonistica di questa campionessa senza eguali. “E’ la sua mania, ci tiene tantissimo e poi sul resto é molto esigente: ha tutto e gusti molto particolari. Difficile accontentarla” ribatte la mamma. E lei infatti non si accontenta, mai: è tornata nel suo habitat naturale, l’acqua, per non smarrirsi. “Sui 400 può scendere ancora due secondi, e ora deve fare i 200, ma è una gara che non sbaglia mai” dice Castagnetti. “Ecco, andiamo bene… – sorride lei – Fra una settimana si festeggia, adesso no”. In vacanza, dal tre agosto: un giro on the road in Italia, soprattuto al Sud, dove la coppia Pellegrini-Marin ha diversi amici. Il compleanno nel posto più romantico: a Capri, l’isola dei faraglioni e dell’amore. Il privato, finalmente, dopo il bagno di folla. Ma c’é chi già parla della nuotatrice dei record come di un “eroe nazionale” il simbolo bipartisan di un paese, diviso su tutto, e capace di riscoprirsi unito a bordo vasca.