Incendi, allarme Ue

Bruxelles – E’ allarme incendi in Europa: le aree finora bruciate sono superiori al dato complessivo registrato lo scorso anno, con l’Italia che risulta tra i Paesi più colpiti. In piena canicola agostana, è un quadro tutt’altro che rassicurante quello che emerge dall’ultimo rapporto del Sistema Ue sugli incendi forestali della Commissione europea, Effis.


Cifre alla mano, a livello Ue sono già 200.000 gli ettari di terreno bruciati nel 2009, rispetto a un totale di 180.000 nel 2008, si rileva in una nota, sottolineando che quest’anno Spagna e Italia sono stati “i Paesi più colpiti a causa delle condizioni meteorologiche nella seconda metà di luglio che hanno favorito gli incendi, ma anche la Francia e, in misura minore, la Grecia e il Portogallo hanno subito danni significativi”.


L’allerta resta alta, ma senza raggiungere i livelli del mese scorso. “Nei prossimi giorni il pericolo d’incendio rimarrà molto elevato in diverse regioni del Mediterraneo, con condizioni estreme a livello locale, ma secondo le attuali previsioni – rileva la Commissione – non raggiungerà i livelli di allerta della fine di luglio”.


Quanto al 2008, anche questa volta l’Italia è stata tra i Paesi più colpiti dalle fiamme, attestandosi al primo posto tra i Paesi mediterranei Ue per aree bruciate: una quota pari al 42% della superficie totale dei Paesi interessati, contro l’1% della Francia, il 18% della Grecia, l’11% del Portogallo e il 25% della Spagna. Bruxelles osserva poi come in Italia l’ondata di incendi si presenti con una ciclicità di 3-4 anni legata alla siccità, rilevando comunque una diminuzione, seppur “modesta” nel corso degli anni, caratterizzata da forti variazioni da regione a regione.