La Fiat sbarca in Cina e produce la 500 in Messico


ROMA – La Fiat sbarca nel mercato cinese e avvia con la Chrysler la produzione della 500 a Toluca, in Messico. Secondo il Wall Street Journal la Fiat dopo due tentativi falliti è finalmente riuscita a costituire una joint venture per operare in Cina, uno dei pochi mercati in espansione in questo momento di crisi.


Il gruppo italiano ha concluso un contratto da 400 milioni di euro con la Guangzhou Automobile Group Co. L’obiettivo è di produrre, dal 2011, 140.000 automobili e 200.000 motori. Il mese scorso le vendite di auto in Cina sono cresciute del 60 % su base annua, e le prospettive sono più che rosee, dal momento che la Cina potrebbe diventare la prima economia mondiale nei prossimi decenni.


La decisione di produrre in Messico la 500 rappresenta il primo passo per testare l’accordo con Chrysler. La scelta di Toluca dipende dal fatto che la Fiat potrebbe facilmente vendere le proprie auto anche nell’America Latina, dove il brand italiano è molto affermato e Chrysler è conosciuta fra la popolazione.


Chrysler dal canto suo non crede di poter ottenere maggiori profitti nel fabbricare la 500 negli Usa. Nè la decisione di produrre all’estero potrebbe essere ostacolato dal governo statunitense, che ha appoggiato l’accordo con la Fiat: la task force del comparto auto ha promesso infatti di non intervenire nelle operazioni commerciali di Chrysler e Gm.


Ron Bloom, guida della task force, ha detto che non è intenzione del governo entrare nella gestione di ogni compagnia: “Se la decisione riguarda un nuovo piano o macchina, sarà Chrysler e non il governo Usa a prenderla”.


Ma ostacoli potrebbero arrivare dal sindacato statunitense. Una fonte ufficiale del sindacati auto (Uaw) ha dichiarato che il sindacato non è stato informato del nuovo piano di fabbricazione della 500.