Lancia Eurofisco: per combattere le evasioni


ROMA – Una base legale comune europea per aiutare le autorità fiscali nazionali a combattere unite contro le frodi fiscali, in particolare sull’Iva. La commissione europea dichiara guerra all’evasione e lancia l’idea di creare ‘Eurofisco’: “una struttura operativa comune che permetta agli Stati membri di agire rapidamente contro le frodi Iva tansfrontaliere”.


L’obiettivo, spiega un rapporto di Bruxelles diffuso in vista della revisione della Regolamentazione sulla cooperazione amministrativa nel campo dell’Iva, è “consentire lo scambio più veloce possibile di informazioni mirate” e “mettere a punto strategie di analisi del rischio comuni”. Ciò, si legge nel documento, consentirebbe agli “Stati membri di reagire tempestivamente nel fermare le frodi, rendendo più difficile che nuovi schemi fraudolenti prendano piede e si diffondano all’interno della Comunità”.


La proposta cambia l’approccio della lotta all’evasione sull’Iva. Oltre a dare a tutti i partner dell’Unione gli strumenti per cooperare più da vicino e scambiarsi informazioni più rapidamente”, osserva la Commissione, la revisione della regolamentazione finirebbe per rendere “ogni Stato membro responsabile della protezione degli incassi Iva in ciascuno degli altri”.


La Commissione è “convinta che un accesso automatizzato al database degli altri Stati membri ridurre sostanzialmente il numero di richieste di informazioni standard”. Inoltre, “faciliterebbe e velocizzerebbe la cooperazione amministrativa, liberando tempo e risorse per indagini piu’ approfondite legate a richieste piu’ complesse”.


“Nell’attuale situazione economica”, afferma il commissario per il Fisco, Laszlo Kovacs, “e’ piu’ importante che mai combattere le frodi fiscali con efficacia e una cooperazione amministrativa pienamente funzionante tra le amministrazioni fiscali è cruciale in questa direzione. Il mio obiettivo”, conclude il commissario, “e’ assicurare che le autorita’ fiscali abbiano tutti gli strumenti tecnici e legali per combattere le frodi Iva nell’Unione europea e avere la certezza che ogni amministrazione fiscale sia preparata a proteggere le entrate fiscali degli altri Stati membri come fossero effettivamente le proprie”.