‘’Sono pronto a lasciare il comitato per le celebrazioni’’


ROMA – “Se non si muoverà nulla, se non ci sarà niente di nuovo da parte del governo, a settembre lascerò il comitato dei garanti per le celebrazioni del centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia”. Lo affermava il presidente emerito della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, lo scorso 22 luglio.


Per Ciampi si tratta di un “passo che mi sembra ormai inevitabile, dato che non avverto alcuna voglia di impegnarsi seriamente in questa iniziativa. Insomma, piu’ che i soldi per metterla in cantiere, come mi sono sentito ripetere infinite volte nei mesi scorsi, quello che manca davvero e’ l’animus. Togliendo il mio nome di mezzo, potro’ almeno dire di non aver fatto da alibi a nessuno”.


Eppure, secondo l’ex Capo dello Stato, basterebbero “poche iniziative coerenti, secondo un format da definire, nelle quali gli italiani siano in grado di riconoscere la propria storia di popolo.


Tali da dar luogo a momenti unitari e non convenzionali di ricordo e di festa”, insomma, “qualche appuntamento utile a risvegliare la nostra societa’ dal torpore spirituale e culturale in cui galleggia”.