Un Deportivo Italia di ferro


CARACAS – Nella passata stagione gli azzurri non erano tra i favoriti alla vittoria del Torneo Apertura, ma grazie alla mentalità vincente del tecnico Saragó sono riusciti a far parlare di sè. E positivamente. Poi nel Torneo Clausura e nella finale il Deportivo Italia sembra essersi smarrito e non è sembrata la stessa macchina perfetta.


Il Deportivo Italia fu fondato a Caracas il 18 agosto del 1948 da un gruppo di italiani emigrati nel Venezuela: Carlo Pescifeltri, Lorenzo Tommasi, Bruno Bianchi, Giordano Valentini, Samuel Rovatti, Angelo Bragaglia, Giovanni Di Stefano, Giuseppe Pane ed Alfredo Sacchi.


Gli anni d’oro della squadra (soprannominata “Azules”, ad imitazione degli “Azzurri” della Nazionale italiana) furono quelli dell’era D’Ambrosio, che durò dal 1958 al 1978.


Nel suo palmares la compagine vanta 39 partecipazioni nella Primera División (8 sotto il nome di Deportivo Italchacao) e 2 in Segunda. Durante la sua storia gli azzurri hanno vinto cinque scudetti (1961, 1963, 1966, 1972 e 1999) e sono arrivati secondi in sette occasioni (1965, 1968, 1969, 1970, 1971, 1984 e 2000). Hanno vinto tre volte la Coppa Venezuela (1961, 1962 e 1970) e nel 1976 hanno disputato la finale contro il Portuguesa F.C.


Gli “Azules” hanno partecipato sei volte alla Copa Libertadores in rappresentanza del Venezuela (1964, 1966, 1967, 1969, 1971 e 1972). Nell’edizione del 1964 furono la prima squadra venezolana ad accedere al secondo turno eliminatorio della Coppa dei Campioni del Sudamerica. Nella Coppa Libertadores del 1971 il Deportivo Italia fu addirittura capace di vincere il Fluminense (Campione del Brasile) nello Stadio Maracana di Rio de Janeiro.


A livello internazionale la squadra ha partecipato alla Coppa Suramericana (2), alla Coppa Merconorte (1), alla Coppa Conmebol (1) e alla Pre-Libertadores (2)


Per rivivere questi anni di gloria, la direttiva azzurra ha rinforzato la rosa per la stagione 2009-2010 e per la Coppa Libertadores 2010. Gaby Urdaneta, Leo Jimenez e “Kanú” Lezama sono i nuovi volti della compagine allenata da Eduardo Saragó. Il regista merideño (Urganeta, n.d.r.) sarà uno dei pilastri nello schema della squadra azzurra, avrà la responsabilità di servire le palle gol a Casseres, Blanco, Panigutti e Lezama.


Tutti i movimenti di mercato del Deportivo Italia sono stati i seguenti: gli aquisti di Gabriel Urdaneta, Leopoldo Jiménez e Javier Lípez (Estudiantes de Mérida), Geancarlos Martínez (Mineros), David Mcintosh (Minervén), Adrián Lezama e Emerson Panigutti (Deportivo Anzoátegui), Riccardo Mammarella (Estrella Roja), Alain Giroletti (Monagas) e Di Giulio (Centro Italo); ta gli azzurri che hanno cambiato maglia ci sono Camacho (Espanyol), Campos e Chouro (Real Essport), Suanno e Giraldo (Zamora), Piñero (S.D. Centro Italo), Huertas (Estrella Roja). Alvarez, Moreles, Boada, Galán, Alvaréz e Conoccari, sono stati lasciati liberi dalla compagine.


Per questo Torneo Apertura Saragó dovrà fare a meno di Evelio Hernandez, che resterà fuori rosa a causa di un’infortunio.


Gli azzurri della capitale scenderanno in campo domenica in casa del Deportivo Anzoátegui a caccia dei tre punti che gli permettano di mantenere il primato del campionato.