I rosanero vincono il derby delle due Sicilie


PALERMO – Il Palermo vince il derby delle due Sicilie grazie a un super Cavani e alla dea bendata. Zenga si conferma la bestia nera del Napoli, sconfitto al suo esordio col Catania in serie A e all’ultima dello scorso campionato.


I partenopei possono recriminare per i tre pali colpiti nel primo tempo e per alcune decisioni arbitrali, tuttavia la squadra è apparsa legnosa e non ha saputo capitalizzare la superiorità a centrocampo frutto del 3-5-2 messo in campo da Donadoni; deludono soprattutto Quagliarella e Lavezzi, con l’argentino evanescente per l’intera gara.


Zenga invece, che aveva chiesto ai suoi concentrazione e determinazione, può sorridere. La coppia Cavani-Miccoli è sembrata già in palla e Pastore ha fatto vedere grandi giocate muovendosi a destra e a sinistra non dando mai punti di riferimento agli avversari. Ancora fuori condizione è sembrato Simplicio, più arretrato rispetto allo scorso anno. Il Napoli non è andato al di là di una prestazione scolastica, con un centrocampo intasato. Datolo ancora una volta ha deluso, giocando quasi da terzino. Male Lavezzi, ma anche Quagliarella che non ha mai ricevuto rifornimenti degni di nota da uno spento Gargano e da un volitivo Hamsik, autore del gol del pari e ancora una volta a segno contro il Palermo.


L’arma vincente dei rosanero è stata la mobilità in avanti, soprattutto con Cavani che oltre a sbloccare il risultato si è procurato il rigore poi trasformato da Miccoli, tra l’ovazione dei trentamila del Barbera che hanno incitato i rosanero per 90 minuti.


Il primo tempo si è aperto con un tiro al limite di Miccoli bloccato al 6’ da De Sanctis. Ma è solo un fuoco di paglia. I rosanero non riescono a tenere il centrocampo, affollato dagli uomini di Donadoni. Il predominio degli azzurri all’inizio di gara è soprattutto sulle fasce, in particolare a sinistra con Lavezzi che però non riesce ad essere concreto.


All’11’ gli azzurri vanno vicini al gol: Maggio dopo un batti e ribatti tira ma colpisce il palo. I rosanero tentato una reazione al 14’ con Cavani, il cui tiro da fuori area finisce alto. Ma è il Napoli ad avere il pallino del gioco.


E al 22’ va in gol con Hamsik, ma l’arbitro annulla per fuorigioco dello slovacco che di testa aveva insaccato una millimetrica punizione di Lavezzi. Zenga cerca di dare vitalità ai suoi, cambiando posizione a Cavani partito a sinistra e spostato a destra. E la mossa funziona.


Cavani lanciato sulla fascia destra in contropiede, entra in area, dribbla Zuniga, subentrato a Datolo, che lo atterra in area. L’arbitro fischia il rigore, trasformato in modo impeccabile da Miccoli che spiazza De Sanctis. Il Napoli tenta l’arrembaggio, ma la squadra non ha le gambe. I tifosi possono cominciare a sognare.