Diamanti sprecone per gli amaranto

LIVORNO – Tutti contenti all’Artemio Picchi. I tifosi livornesi che festeggiano con un grande spettacolo di colore e tifo il ritorno nella massima serie, Allegri che allontana l’incubo delle cinque sconfitte consecutive nelle prime giornate della scorsa stagione, la difesa labronica con le pezze che non subisce gol. Una partita equilibrata, agonisticamente valida, ma con poche occasioni da gol.

Non vorremmo essere nei panni del presidente Spinelli che in settimana dovrà cercare di trattenere il suo genietto o lasciarlo andare destinazione West Ham. Il Diamanti visto contro il Cagliari è assolutamente fondamentale: corsa, assist, calci piazzati, è l’uomo ovunque della squadra di Ruotolo.

Il Livorno parte forte spinto dall’urlo dell’Armando Picchi: Pieri e Raimondi sono due stantuffi sulle fasce ma si perdono al momento del cross. Tavano e Lucarelli stentano, i padroni di casa si affidano alla fantasia di Diamanti, uomo ovunque: tiri da fuori, calci di punizione e tanta corsa per il genietto toscano. Terminato il forcing labronico, cresce il Caglieri che si illumina con i guizzi di Lazzari e Cossu e arriva vicino al gol al 23’: Larrivey spizzica per Cossu che gli restituisce un’ottima palla di ritorno che l’attaccante argentino spreca sfiorando il palo alla destra di De Lucia. Il Livorno mantiene il predominio del campo ma punge solo su calci piazzati e su un rimpallo da calcio d’angolo, ma Grandoni non riesce ad angolare e manca la rete da due passi

Il secondo tempo è giocato su tutt’altro ritmo. Le squadre trotterellano, e i padroni di casa si intestardiscono con penetrazioni centrali facilmente controllate dalla chiusa difesa del Cagliari. Rossoblu che peraltro non riescono più a ripartire e si limitano a controllare. La partita si spegne senza emozioni con un tiro di Pulzetti dal limite al 42’ a spaventare i tifosi sardi in trasferta. Per i labronici un buon esordio, ma la partenza di Diamanti potrebbe lasciare un vuoto incolmabile.