Via al processo contro i crimini di guerra


CITTÀ DEL GUATEMALA – Prende il via il primo processo per far luce sui crimini di guerra commessi durante la guerra civile in Guatemala.


L’imputato è l’ex paramilitare Felipe Cusanero, accusato della “sparizione forzata” di sei indigeni tra il 1982 e il 1984. Il processo era stato sospeso un anno fa per un ricorso presentato dalla difesa che è ora stato respinto dalla Corte Costituzionale. Secondo i suoi avvocati, Cusanero non poteva essere processato perché il reato per cui è accusato è contemplato nel codice penale solo dal 1996. La Corte ha però risposto che siccome le vittime sono ancora “desaparecidas” è come se il crimine fosse ancora “in itinere”.


Tra le prove che saranno presentate dall’accusa, anche i rapporti “Memoria del silencio” redatto dalla Commissione per il chiarimento storico sotto l’egida dell’Onu e “Guatemala nunca mas” frutto del Progetto Interdiocesano di Recupero della memoria storica.


La guerra civile ha causato nella prima metà degli anni ottanta circa 200 mila vittime.