Battisti, relatore dice sì all

MILANO – Il relatore del Supremo tribunale federale (Stf) brasiliano, Cesar Peluzo, ha concluso ieri la sua lunga esposizione nella prima giornata del dibattimento sul caso di Cesare Battisti, pronunciandosi a favore dell’estradizione in Italia dell’ex militante dei Proletari armati per il comunismo, condannato in contumacia all’ergastolo per quattro omicidi.


Peluzo aveva contestato la concessione del beneficio di rifugiato politico, definendo la decisione presa a suo tempo dal ministro brasiliano della giustizia Tarso Genro “illegale”. Adesso, riferisce il sito del quotidiano Folha de Sao Paulo, i giudici dovranno valutare se l’asilo politico ha valore legale e solo successivamente esprimersi in merito alla richiesta di estradizione del governo italiano.


“Ci aspettiamo una decisione saggia e conforme ai principi internazionali del diritto – ha commentato il ministro italiano degli Esteri, Franco Frattini, a margine di una conferenza stampa alla Farnesina -. Spero che la decisione tenga conto del fatto che l’Europa è la culla dei diritti fondamentali” e che se accadesse che “un cittadino europeo fosse ritenuto rifugiato fuori dall’Europa, significherebbe smentire che l’Europa ha una Carta dei diritti fondamentali e che ovviamente nessuno qui può essere torturato, perseguitato, nè trattato indegnamente. Questo criterio speriamo venga fatto proprio dalla Corte suprema brasiliana”. Sui tempi per l’arrivo della sentenza, “non interferiamo – ha spiegato il titolare della Farnesina – mi sembra un atto di rispetto nei confronti delle autorità brasiliane”.


Anche il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, aveva commentato il caso Battisti e aveva spiegato, rispondendo alla domanda di un giovane che ha assistito al suo intervento alla festa del movimento giovanile del Pdl, di augurarsi di vedere Cesare Battisti dietro le sbarre. “Sono convinto – ha aggiunto – che i giudici brasiliani decideranno con cognizione di causa e con saggezza”.