Liberato Di Toro, smantellata la banda criminale


CARACAS – E’ stato liberato un altro connazionale. E’ stata smantellata una banda criminale integrata da cinque poliziotti ed altre quattro persone.


Mauricio Di Toro, dopo essere rimasto nelle mani dei sequestratori per due giorni, è stato portato in salvo dai funzionari della polizia scientifica (Cicpc) giovedì scorso a Caracas.


Di Toro, figlio di un commerciante italiano, 33 anni, si stava dirigendo verso l’Università Metropolitana a Caracas il 27 ottobre, quando, dopo essere stato fermato in un posto di blocco dalla polizia Metropolitana (Pm), è stato aggredito e prelevato dalla sua auto da un altro gruppo di delinquenti complici dei poliziotti.


Immediatamente dopo il sequestro, avvenuto nel tardo pomeriggio nel settore ‘Los filas de Mariche’ nell’est della capitale, i rapinatori avevano telefonato alla famiglia Di Toro richiedendo un’ingente somma di denaro per il riscatto.


“Grazie alla denuncia effettuata dai familiari della vittima, i funzionari della Direzione nazionale contro Estorsioni e sequestri del Corpo di indagini scientifiche penali e criminalistiche (Cicpc) – ha detto il direttore del Corpo, Wilmer Flores Trosel – sono entrati nella residenza dove si trovava sequestrato Di Toro nel settore ‘La Pipotera’ ed hanno liberato l’ostaggio”.


A seguito del blitz, sono state detenute cinque persone: Andres Daniel Fuenmayor (22 anni), Leomar Perez Velasquez (24 anni), Omar Antonio Perez Velazquez (22 anni), Norys Yesenia Pauth (30 anni) e l’ex funzionario della Direzione nazionale dei servizi di intelligenza e prevenzione (Disip), l’ex commissario Luis Alfredo Fuentes (50 anni).


“Oltre a queste persone arrestate – ha concluso Flores nella conferenza stampa –, sono stati identificati i quattro membri della Pm che integravano la ‘Banda Los filas de Mariches’ che operava tenendo come base il commissariato di Caucagüita”.


Non era il primo sequestro che veniva portato avanti dalla famigerata banda, visto che erano cadute nelle loro mani almeno altre quattro persone negli scorsi mesi.


E non è la prima volta che le bande criminali sono composte da funzionari attivi o in pensione dei corpi della polizia.