A Maracay, un aprile intenso

MARACAY – Inoltre hanno anche ricevuto un certificato attestando l’impegno e l’importanza della comunità italiana nella diffusione del messaggio evangelico ricordando che grazie allo sforzo economico degli italiani e alla volontà dei padri scalabriniani, è sorta cinquant’anni fa, appunto, la parrocchia, San Carlo Borromeo, che è stata un punto di riferimento per tutti noi, in quanto le nostre tradizioni religiose venivano mantenute ed avevamo il conforto della vicinanza spirituale dei padri scalabriniani che ci accompagnavano nella gioia e nel dolore: padre Antonio, padre Francesco, padre Pan, padre Maurizio… facevano parte delle nostre famiglie, erano i nostri punti di riferimento, presenti sempre e partecipi in tutte le attività degli italiani.

Purtroppo – da quando i sacerdoti scalabriniani hanno ceduto la missione alla diocesi – la nostra collettività si era un po’ allontanata dalla parrocchia, sentendone, però, il vuoto: ci mancava il pastore per ritrovare la strada e percorrerla nuovamente tutti insieme. Il consiglio direttivo della Casa d’Italia, sensibile alle esigenze della nostra comunità e, in sintonia con il parroco Jesùs Dàz, ha ripreso i contatti con la diocesi, ripristinando, sia la messa domenicale, in italiano, sia la presenza religiosa nella Casa d’Italia, riportando varie attività come le sante messe per Natale, Pasqua e per i santi protettori delle varie regioni, il via crucis, il rosario … e creando una bacheca per mantenere informati, i soci, sulle attività della parrocchia.

Il nostro comitato Dame, diretto dalla signora Carolina Palazzo, collabora attivamente, con la parrocchia, in opere umanitarie, dimostrando la generosità e l’impegno sociale della nostra comunitá. Oggi, possiamo dire con orgoglio che, l’allegria e il conforto religioso, sono nuovamente una realtà dentro la Casa d’Italia.

Il giorno di Pasqua, nel salone Cristoforo Colombo, è stata celebrata la Santa messa di resurrezione e a tutti i parecipanti è stato offerto un piccolo uovo di cioccolato per indicare la nuova alleanza di Gesù con l’uomo e per ricordare che l’uovo, oltre che simbolo di nuova vita, rispecchia anche, le nostre profonde tradizioni pasquali. Finita la messa abbiamo brindato scambiandoci gli auguri di pace e armonia, un’armonia che si respira a pieni polmoni in tutta la Casa d’Italia.

Mercoledì sette abbiamo avuto la conferenza sulle “Conseguenze del cambio climatico in venezuela” teneuta dal dott. Juan Carlos Sànchez, co-vincitore del Premio Nobel per la Pace 2007 e membro principale del gruppo di persone che è riuscito ad eliminare, in Venezuela, il piombo dalla benzina. La conferenza ha avuto come primo scopo, sensibilizzare e preparare la comunità sui cambi climatici che diverranno una realtà se non prendiamo coscienza di ciò modificando il nostro schema di vita. Un incontro importante e di alto livello che ci onora.

Sabato dieci abbiamo avuto l’elezione della “principessina della Casa d’Italia” undici “fiorellini” ci hanno deliziato con la loro grazia e bellezza. Il salone Cristoforo Colombo, addobbado per l’occasione da esperte mani e con la coreografia di una delle più prestigiose accademie di ballo di aragua: Maria Eugenia Zapata è stato il centro dell’evento. Tutte le nostre partecipanti hanno ricevuto una banda che risaltava una loro particolare qualità.

Lo spettacolo è stato intercalato con balli moderni e giovanili dagli alunni dell’accademia kerr e dalla melodiosa voce di Maria Fernanda Castillo che ci ha cantato canzoni tipiche e adatte all’età delle partecipanti.

Tutte le nostre bambine sono state premiate ma la banda di “principessina della Casa d’Italia 2010” è stata assegnata, dalla giuria dopo un’ardua votazione, alla bimba Fabiana Masiel Ledezma Simone, la principessina 2009 Rosa Barbara Notaro Sano l’ha coronata.

L’evento è stato anche impreziosito dalla presenza della nostra reginetta, signorina Emily Gucciardo Mongiovi, dalla nostre ex reginette Rita Bacchetta Cinquemani che quest’anno parteciperá al teen model venezuela 2010 e Caroline Medina Peschiutta che parteciperá come miss Aragua nel miss Venezuela 2010, questo per confermare che la Casa d’ Italia di maracay é anche un vivaio di “fiori”.

Tutte le bimbe si sono abbracciate dimostrando così che l’evento è servito loro per conoscersi meglio e per passare un momento di allegria tutte insieme.

Ora, l’istancabile comitato Dame si è subito rimesso in attività per organizzare il “bingo per il giorno della mamma” e l’elezione della reginetta della Casa d’Italia 2010” e tutto questo nel marco dei quarantacinque anni della nostra cara Casa d’Italia più viva che mai.