Morte e distruzione in Cina: ancora un maxi-terremoto

Si scava tra le macerie di scuole e case distrutte nella provincia occidentale cinese del Qinghai, sull’altopiano dei Tibet, nel disperato tentativo di trovare superstiti in vita. Alle 07:49 ora locale (in piena notte italiana), un sisma ha portato nuovamente morte e distruzione in una zona che era già stata pesantemente colpita dal sisma del 2008: 400 le vittime accertate fino a questo momento, 10.000 i feriti e il bilancio potrebbe salire perché il terremoto è avvenuto quando molti erano ancora nelle case. Difficile anche i soccorsi: ponti e strade attorno a Yushu, la contea colpita, sono crollati o risultano interrotti. Il principale aeroporto nella zona è aperto, ma la strada di collegamento è stata pesantemente danneggiata. Il sisma è stato di di 7,1 gradi della scala Richter, secondo l’amministrazione centrale cinese per i terremoti; di 6,9 gradi, secondo l’istituto
Geologico statunitense, ed è stato seguito da almeno 18 repliche, la più violenta di 6,3 gradi di magnitudo,
un’ora e 36 minuti dopo la scossa più forte. Teatro del sisma le montagne che dividono la provincia di
Qinghai dalla Regione Autonoma del Tibet.

“Era molto presto, e la gente stava ancora nelle case, per questo ci potrebbero essere altre vittime”, ha raccontato un funzionario locale, Zhuohuaxia. Dopo la prima scossa, molti sono riusciti a fuggire in strada, ma tanti non ce l’hanno fatta: “È stato un lampo e le case sono venute giù. Un terremoto terrificante. In un piccolo parco, c’è una torre buddista e la cima è crollata”, ha raccontato Karsum Myima, responsabile notizie della contea. Radio Cina ha riferito che il 90 per cento delle case di Jiegu, una delle zone più colpite, sede del governo provinciale, è stato distrutto. E il timore, ancora una volta, è per tanti bambini rimasti sepolti nelle aule o nei dormitori delle scuole. È crollato il tetto di un istituto professionale, è stata rasa al suolo una scuola elementare, con molti studenti sotto le macerie. Il sisma nel Sichuan travolse un grande numero di edifici scolastici, scatenando un’ondata di polemiche sulla fatiscenza delle strutture.

Adesso il dramma rischia di ripetersi: immagini tv hanno mostrato 700 soldati che estraevano una giovane maestra da una scuola crollata da cui erano già stati estratti una quarantina
di corpi. Un maestro della scuola elementare di Yushu ha detto che tutti gli edifici dell’istituto sono crollati : cinque ragazzini sono morti, ma l’istituto era frequentato da un migliaio di alunni. “Le lezioni non erano ancora cominciate. Alcuni bambini sono fuggiti dai dormitori, ma quelli che non ce l’hanno fatta sono rimasti intrappolati all’interno”. Adesso la gente vaga senza meta nelle strade della città, finora conosciuta soprattutto per un torneo di cavalli, che è l’occasione con la quale i tibetani che scendono dalle vicine montagne mostrano le loro prodezze. Lo stadio utilizzato per il torneo è stato trasformato in un improvvisato ospedale da campo.