I veneti festeggiano la salvezza, gli amaranto ad un passo dalla B

VERONA – Una vittoria ottenuta con un po’ di sofferenza, ma la squadra di Di Carlo ha superato un Livorno che è praticamente rimasto negli spogliatoi per un tempo. Ma che nella ripresa, soprattutto negli ultimi 20’, ha messo un po’ di paura ai padroni di casa. In particolare quando Ruotolo ha buttato alle ortiche ogni titubanza e ha rivoluzionato la sua squadra, giocando in modo più spregiudicato con due attaccanti come Tavano e Danilevicius e una mezza punta come Di Gennaro.

L’approccio alla partita della squadra toscana era stato invece disastroso. Un 3-5-1-1 con Pulzetti che avrebbe dovuto agire da supporto a Tavano. Ma la prima frazione di gioco è stata troppo rinunciataria per gli ospiti. Così il Chievo, che con le squadre piccole fa un po’ di fatica ad aprirsi gli spazi, col passare dei minuti ha preso coraggio. E dal 22’ al momento della rete di Pellissier, al 28’, la squadra clivense ha creato almeno 4 palle gol con Mandelli e Rigoni. Poi la rete del capitano, la nona in campionato, grazie anche alla caparbietà di Luciano e dei suoi dribbling, ha incanalato la partita sulla discesa voluta da Di Carlo.

A quel punto sono emersi tutti i limiti di una squadra, il Livorno, che non vince da 15 turni. Una squadra senza spina dorsale e che subisce troppo l’avversario. Poi, invece, sono bastati pochi ritocchi nella ripresa e la formazione di Ruotolo, arrivato all’incontro del Bentegodi dopo una settimana difficile di contestazione da parte della sua tifoseria, ha cambiato volto. Danilivecius e Di Gennaro, Raimondi spostato sulla fascia e il Livorno ha messo sotto per un buon quarto d’ora il Chievo. Soprattutto il lituano ha messo paura a Sorrentino con un colpo di testa al 32’ che ha sfiorato il palo di un nulla. Proprio nel momento della sofferenza finale è arrivato il gol liberatorio dei padroni di casa, al 43’, grazie a una prodezza di Abbruscato su cross di Jokic. Vittoria e sospiro di sollievo in casa Chievo che può programmare così un nuovo anno in serie A.

Unica nota stonata, la sostituzione mal digerita di Bentivoglio che, entrato nella ripresa, è stato a sua volta sostituito dopo una ventina di minuti con Jokic. Una scelta che potrebbe compromettere definitivamente i rapporti già fragili tra il giocatore e la società.