Ue: “Da oggi molti più voli”

ROMA – Accordo dei ministri dei Trasporti dell’Ue, riuniti a Madrid, sulla revisione dei divieti di volo in Europa che dovrebbe permettere una progressiva riapertura dello spazio aereo. L’accordo entra in vigore questa mattina alle 8, ha fatto sapere il commissario europeo ai Trasporti Siim Kalla spiegando che ” ci saranno molti più voli”.

L’intesa dei ministri Ue si basa su una proposta della presidenza spagnola di dividere lo spazio aereo in tre settori: quello più coinvolto dalla nube vulcanica e non sorvolabile, quello intermedio e definito ‘zona rossa’, in cui la concentrazione di cenere non esclude il sorvolo ma richiede un monitoraggio costante e infine un’area senza limitazioni al traffico aereo.

Da questa mattina verrà gradualmente riaperto l’intero spazio aereo italiano iniziando dai voli nazionali sulla direttrice Nord-Sud. Ieri è durata poco più di due ore la riapertura dei cieli nel Nord. A causa di un peggioramento registrato nel corso della notte dal bollettino MetOffice sul movimento delle ceneri trasportate dall’eruzione del vulcano islandese Eyjafjallajokul, l’Enac ha infatti disposto con urgenza un nuovo stop ai voli. Lo stop ha creato, come già nei giorni scorsi, forti disagi alle stazioni ferroviarie, in particolare quelle di Milano e Roma.
Per quanto riguarda la situazione in Europa, Eurocontrol si aspetta per oggi un aumento del “10-15% dei voli” rispetto al 30% che ha operato ieri. In un briefing a Bruxelles il dirigente di Eurocontrol Bo Redeborn ha previsto un ulteriore aumento del “10-15% per domani e, se le cose continueranno così, un ritorno alla normalità per giovedì”.


Intanto la Iata critica i governi europei, sostenendo che hanno deciso di chiudere lo spazio aereo “basandosi unicamente su modelli teorici della nuvola di cenere” e chiede di aprire almeno dei corridoi. “Ci siamo addentrati abbastanza nella crisi da esprimere la nostra insoddisfazione su come i governi l’hanno gestita, senza una reale valutazione dei rischi, senza consultazioni, senza coordinamento e senza leadership”, afferma Giovanni Bisignani, direttore generale e Ceo della Iata. La crisi, sintetizza, “sta costando alle linee aeree almeno 200 milioni al giorno in mancati guadagni e l’economia europea sta soffrendo perdite per miliardi di dollari”. In questo contesto, “è incredibile che i ministri europei abbiano impiegato cinque giorni per fare una teleconferenza”.